FIRENZE – “Il Codice Rosa è davvero un fiore all’occhiello della Toscana, ed è stata e continua ad essere un’esperienza molto importante. Che queste due giornate di lavoro siano proficue e contribuiscano a formare un numero sempre maggiore di operatori in grado di contrastare il fenomeno della violenza sulle fasce deboli”. Questo il saluto che l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi invia ai partecipanti allo workshop formativo Progetto speciale Codice Rosa Bianca, che si tiene oggi e domani (21 e 22 settembre) a Roma, organizzato dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). Con questo workshop, parte in tutta Italia la formazione di medici, infermieri e forze dell’ordine: una formazione che “a cascata” coinvolgerà centinaia di operatori, per garantire sostegno e giustizia ai 3 milioni di donne, anziani, bambini, portatori di handicap, omosessuali, ogni anno vittime di violenza in Italia.
“La Toscana, con la Asl di Grosseto, è capofila del Progetto speciale “Codice Rosa Bianca”, e di questo non possiamo che essere orgogliosi – dichiara l’assessore Saccardi – Quando, nel 2010, il Codice Rosa è stato sperimentato per la prima volta a Grosseto, grazie alla volontà e alla tenacia della dottoressa Vittoria Doretti, non avremmo certo pensato che nel giro di cinque anni si sarebbe diffuso in tutti i pronto soccorso della Toscana, e anche in molte altre regioni. Un libro che è uscito qualche anno fa, appunto sull’esperienza di Grosseto, è intitolato “Il magico effetto domino”. Ecco, è proprio così: il Codice Rosa di Grosseto ha messo in moto un effetto domino inarrestabile, che progressivamente si è esteso, e sta continuando ad estendersi, in tutta la penisola. Un circolo virtuoso che dalla Valtellina a Palermo, da Trieste a Nuoro, vede in azione nei pronto soccorso operatori preparati e motivati, capaci di riconoscere e assistere le vittime di violenza”.
“La forza del Codice Rosa – osserva ancora Stefania Saccardi – è la sinergia tra personale sanitario, Forze dell’ordine, Procure della Repubblica, associazioni di volontariato: una collaborazione che consente interventi tempestivi, qualificati ed efficaci. In Toscana, dove ormai è presente in tutti i pronto soccorso, il Codice Rosa è riuscito a far emergere tanti casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti sommersi. E’ questa la strada giusta, i risultati ce lo confermano. E quindi invito tutti i soggetti che lavorano al progetto “Codice Rosa Bianca” a proseguire con sempre maggiore determinazione su questa strada, per esercitare un reale ed efficace contrasto a tutte le forme di violenza sulle fasce deboli della popolazione”.