GROSSETO – La Pallavolo Grosseto è ai nastri di partenza per la nuova stagione. La società grossetana, per questo ano sportivo, manderà in campo un totale di sette squadre: sei parteciparanno ai campionati Fipav, una a quello Uisp. «Una scelta doverosa – spiega il presidente Riccardo Tinacci -, perché il nostro interesse è che tutti i giovani si avvicinino alla disciplina e giochino il più possibile».
Novità anche nelle maglie, grazie agli sponsor saranno di due tipologie: una prevalentemente nera griffata Franzese new collection, dedicata alla Prima Divisione a all’under 16 femminile, l’altra con prevalenza azzurra e con l’introduzione del logo della palestra Life Live. «Legare il nome della palestra al volley – spiega il titolare Paolo Prisciandaro -, fa parte del nostro intento aiutare ad allargare la platea di coloro che praticano sport, soprattutto a livello giovanile. Questo è un primo passo della nostra politica, ma in futuro vorremmo incrementare il nostro apporto anche ad altre discipline».
La novità più grande, in ogni caso, risiede nella possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di volley promossi dalla società per quanto riguarda il mini e superminivolley, sia a carattere maschile che femminile. Per le bambine la fascia d’età è quella che va dal 2004 al 2010, per i bambini, invece, sono compresi tutti quelli nati prima del 2009. Di fatto verrà pagata solo la quota sociale di 50 euro che comprende: assicurazione, t-shirt e zainetto della società.
«In un momento in cui la cittadinanza attraversa notevoli difficoltà economiche, la società ha deciso di lanciare questo messaggio ludico-sportivo-sociale per dare la possibilità a tutti di provare ad entrare nel mondo della pallavolo senza pensare alla quota da pagare – spiega Tinacci. I corsi, ovviamente, saranno effettuati dai nostri tecnici qualificati. L’intento è quello di avvicinare il numero maggiore di bambini alla pratica sportiva. Un’inziativa che è merito dell’impegno dello staff dirigenziale, della disponibilità degli allenatori, ma soprattutto dell’attenzione degli sponsor, senza i quali non sarebbe possibile una cosa del genere».