GROSSETO – “Eppur si muove”, senza scomodare più di tanto la celebre frase di Galileo Galilei, consegnata direttamente alla storia, nella vicenda Mabro non tutto sembra essersi fermato, almeno sotto il profilo dell’interesse che l’azienda maremmana continua, timidamente, a suscitare nei confronti di eventuali compratori.
L’ultimo approccio in ordine di tempo, è quello relativo alla giornata di ieri quando, nel pomeriggio, una delegazione si è recata a far visita all’azienda, con l’intento di effettuare una concreta valutazione destinata a trasformarsi in una futura offerta. I nomi degli interessati non trapelano, ma le indiscrezioni portano in direzione Milano, dove opera un gruppo direttamente collegato alla Cina.
Presenti alla visita in azienda, sia il commissario Paolo Coscione, sia Marco Milanesio, per conto di Royal Tuscany. Proprio intorno al concordato e al capannone che ospita i macchinari dell’azienda, sembra giocarsi la partita più complessa di questo nuovo interessamento. In ogni caso c’è una prima apertura, uno spiraglio che porterà ad un’offerta che, successivamente, dovrà essere valutata.
Ancora presto per stabilire se finalmente la vicenda Mabro approderà a qualcosa di concreto. Dopo i vari abbocchi, le manifestazioni d’interesse e qualche blando accostamento. La fabbrica e i macchinari, sul fronte produzione, ormai sono fermi da più di un anno e mezzo, ma l’intento di chi andrà a formulare l’offerta è comunque direttamente collegato all’utilizzo della struttura. Si tratta quindi di un passaggio fondamentale per tentare di dare nuovi impulsi alla realtà grossetana dopo il declino, apparso sinora irreversibile, degli ultimi anni.