GROSSETO – Ancora polemiche attorno al circo che si è, da pochi giorni, attendato a Grosseto. Dissenso viene spresso dalla sezione grossrtana della Lega nazionale per la difesa del cane sezione di Grosseto che condanna «tutte le forme di spettacolo circensi che ancora utilizzano gli animali come mezzo di intrattenimento. Il circo dove vengono utilizzati animali altro non è che un luogo di sofferenza e prigionia per gli animali stessi, costretti a vivere in luoghi sicuramente non adatti alla loro natura e sottoposti ad allenamenti estenuanti, basati per lo più su metodi violenti e sulla paura del dolore. Non cambia questa situazione il fatto che gli animali siano nati in cattività: un animale non è un giocattolo o un intrattenimento, ma è un essere vivente con capacità di sentire dolore, gioia e paura e come tale va rispettato.
La Lega del cane si rivolge «alle autorità del comune di Grosseto, nello specifico al sindaco Bonifazi, perchè non consenta più la presenza di tali spettacoli sul nostro territorio, così come già fatto in tanti altri comuni italiani anche a noi vicini. Per questo la Lega nazionale per la difesa del cane sezione di Grosseto aderirà al presidio contro il circo con gli animali, organizzato dall’associazione Maremma Randagia, che si terrà in data sabato 12 settembre, a partire dalle 16, presso il piazzale del circo in piazza Barsanti e invita a partecipare a tale pacifica manifestazione il numero maggiore di persone, così da poter sensibilizzare adulti e bambini su tale argomento».
Al sindaco Emilio Bonifazi si appella anche l’associazione politica “Sovranità prima gli italiani” che ritiene «anacronistico l’utilizzo di animali nei circhi. Esseri viventi privati della libertà, o nati in cattività, costretti a vivere rinchiusi in gabbie o recinti da cui escono solo per l’addestramento e l’esibizione. Gli animali sono obbligati a subire interminabili viaggi in spazi angusti, ammaestrati per esercizi innaturali. La visione di animali così imprigionati, privati della libertà e della dignità, quale spettacolo potrà mai offrire? Quale messaggio potrà mai arrivare agli spettatori, se non quello della sopraffazione di una specie sull’altra, della crudeltà gratuita? Poiché ogni Comune ha la possibilità di emettere un’ordinanza che ponga severe restrizioni all’utilizzo di animali negli spettacoli equestri, chiediamo all’Amministrazione di decidere al più presto in merito, con un provvedimento urgente ed una pubblica dichiarazione contro lo sfruttamento di animali nei circhi. Quella che chiediamo è una presa di posizione decisa, che tuteli questi esseri viventi e sia rispettosa della maggior parte dei cittadini che hanno fortunatamente sviluppato una coscienza animalista ed ambientalista, e che sono sempre meno disponibili a tollerare comportamenti contrari a qualsiasi etica».