GROSSETO – Un’estate turistica con segnali ed umori al rialzo, quella che ha caratterizzato la stagione balneare 2015 in terra maremmana dove l’afa, il caldo e l’incremento delle presenze turistiche sono andate realmente di pari passo, permettendo a molti operatori di riprendersi dagli esiti meno confortanti della pessima estate 2014. Certo nulla a che vedere con i floridi periodi di prima della grande crisi, quando la domanda turistica era nettamente superiore sia dall’Italia che dall’estero. Tutto questo grazie all’estate record dal punto di vista del meteo, ed anche ad altri fattori generali che hanno favorito l’arrivo di un buon numero di visitatori, senza dubbio superiore a quello dell’anno scorso quando il caldo non si fece sentire quasi per niente.
A dirlo non sono i numeri, che purtroppo continuano ad essere gelosamente custoditi negli uffici della Provincia di Grosseto cui è rimasto, in pratica, solo questo unico incarico riguardante il settore dell’accoglienza, bensì il “sentiment” degli imprenditori, degli albergatori e dei gestori delle altre tipologie di strutture turistiche che parlano di numeri in aumento, sia di stranieri che di italiani, in particolare in luglio ed in maniera stabile nel mese di agosto. La fase iniziale dell’anno, quella dei ponti e dei week end primaverili, invece, secondo molti è stata più fiacca, con un miglioramento delle presenze degli stranieri in maggio ed una diminuzione in aprile, dovuta comunque alla diversa disposizione dei ponti festivi nel calendario.
Ma insomma, i dati pubblicati un paio di giorni fa dalla Federalberghi nazionale, che parla di aumenti a doppia cifra per il turismo in Italia per il 2015, con partenze di turisti italiani quantificate in nove milioni in più di vacanzieri rispetto all’anno precedente su tutto il territorio nazionale, riguardano anche la Maremma, soprattutto per il caldo periodo balneare estivo che ha visto la gente invadere le spiagge dal golfo di Follonica sino all’Argentario ed a Capalbio. Un flusso che, non va dimenticato, è stato favorito anche dalla crisi della sicurezza internazionale legata al terrorismo islamico che, verso le mete classiche del nord Africa, quali Egitto e Tunisia, ha inibito le partenze spostando l’attenzione sul territorio nazionale, con Sicilia e Toscana in primis. E se a livello nazionale ha contato anche la manifestazione di Expo, la Maremma è stata comunque tutta in prima linea anche nelle sue zone non balneari, come nel settore termale riguardante ad esempio Saturnia, dove i mesi di alta stagione sono stati, sempre secondo le prime impressioni degli imprenditori, miglior dello scorso anno.