GROSSETO – La Lega Pro continua ad essere un guazzabuglio e a rimetterci è anche la Serie D, già rallentata e costretta anche a posticipare il primo turno di Coppa Italia (dal 23 agosto al 30 settembre). Uno scenario variabile, con tante incognite e continui cambiamenti, mentre la terza serie prosegue spedita verso l’inizio del 6 settembre e il campionato nazionale dei dilettanti resta al palo. A questo si aggiunge il fatto che il Grosseto resta alla finestra e appeso a un filo per la riammissione in Lega Pro, allo stato attuale sempre più difficile.
Le sentenze. Ma andiamo con ordine, l’ultimo colpo di scena è andato in scena ieri, con un’altra scossa di terremoto legata al calcioscommesse. Catania e Teramo si sono ritrovate dalla Serie cadetta alla Lega Pro, restando tra i professionisti con tanto di penalizzazioni, e a meno di sorprese dettate dal ricorso al terzo grado di giudizio, verranno ammesse in B Ascoli e Virtus Entella. Ma non è tutto perché Torres e Vigor Lamezia sono state retrocesse dalla Lega Pro alla Serie D, andando a mutare nuovamente lo scenario geografico, mentre Pro Patria e Messina attendono di essere riammesse tra i professionisti.
Le date. Per lombardi e siciliani ci sarà da attendere il consiglio federale in programma domani, 31 agosto, all’Expo di Milano. E’ la prima data significativa nel percorso che dovrà portare all’inizio dei campionati: verranno ratificate le riammissioni e scelta la squadra mancante per completare l’organico di 54 società. E’ interessante, per il Grosseto, la posizione dei messinesi che, con la riammissione, rinuncerebbero al ricorso presentato in Figc per il ripristino del campionato di Lega Pro a 60 squadre. Di fatto i biancorossi avrebbero una pretendente in meno nel caso si decidesse di passare dalle attuali 54 formazioni alle 60 già presenti nella passata stagione. A questo punto, quindi, l’altra data fondamentale è quella del 3 settembre, quando verranno discussi i ricorsi presentati, e già ritenuti ammissibili dal Coni, delle società che chiedono il ritorno della Lega Pro a 60 squadre, con il Seregno capofila.
Il destino del Grosseto. In mezzo a tutto questo marasma di calcioscommesse, giustizia sportiva e ricorsi, l’avvio dei campionati, sia di Lega Pro che di Serie D, è previsto per domenica 6 settembre. Sinora la Lega Pro ha tirato a dritto, stilando i tre giorni di 18 squadre e compilando i calendari. La Serie D è invece rimasta al palo, in attesa degli sviluppi. A tal proposito, nella giornata di domani, dovrebbero uscire anche i 9 gironi. Il condizionale è d’obbligo, visto lo stato in cui versa il calcio italiano, con il Grosseto che, stando alle prime ipotesi, non è ancora certo della collocazione su base geografica. La situazione è tutt’altro che fluida, perché da un lato ci sarebbe la soluzione gradita, insieme a tutte le altre toscane e a cinque formazioni umbre, mentre dall’altra l’ipotesi di essere l’unica toscana a finire nel girone composto da compagini sarde e laziali. Tutto questo salvo piacevoli sorprese, come la riammissione in Lega Pro, ma a questo punto si torna al 3 settembre e al ricorso sull’allargamento a 60 squadre della terza serie. Un percorso tutt’altro che semplice per il Grosseto che ovviamente prosegue la preparazione al campionato di Serie D con l’impressione che la data d’inizio, fissata per il 6 settembre, sia a forte rischio slittamento.