GROSSETO – Tamberi nell’alto era l’ultima speranza per gli azzurri impegnati nei mondiali di atletica a Pechino, in Cina. Il marchigiano è rimasto lontano dalla zona medaglie e così l’Italia chiude la rassegna iridata senza salire sul podio, come accaduto a Berlino 2009.
Non si sottrae alle responsabilità del caso il grossetano Alfio Giomi, presidente Fidal, intervenuto in diretta ai microfoni di RaiSport1. «I numeri dicono sia stato il peggior Mondiale della nostra storia. Non solo per i risultati, ma per l’atteggiamento mentale che troppi atleti hanno avuto. E’ stato un Mondiale senza alcuni dei nostri numeri uno, fermati dagli infortuni, e in cui, a parte poche eccezioni, è mancato quello spirito, quel volersi battere al meglio delle proprie possibilità, che avevo richiesto alla squadra. Molti sono rimasti purtroppo lontani dalle loro effettive capacità e dai loro valori stagionali».
«La responsabilità è solo mia, del presidente – prosegue Giomi -. Me l’assumo fino in fondo. La frustrazione di questi giorni è stata grande. Non voglio finire il quadriennio con rimpianti. I conti li faremo all’Olimpiade e nonostante il momento voglio cercare di essere ottimista. Non dobbiamo arrenderci, i conti del quadriennio li faremo a Rio».