GROSSETO ā LāInvita ha giĆ iniziato la preparazione al campionato di B1, dopo la promozione ottenuta nella passata stagione. Per la prima volta, da oltre un ventennio a questa parte, non ci sarĆ il capitano di mille battaglie Sandokan Giorgi. Eā la stessa societĆ , sul sito ufficiale, a raccontare dellāassenza di una pedina storica in questo inizio di stagione.
Ā«Dopo piĆ¹ di ventāanni allāinterno di questa squadra, e trenta in societĆ , ĆØ arrivato il momento difficile in cui leĀ due strade si sono divise. Il passaggio di categoria e la presenza di giovani del settore giovanile, hanno in qualche modo anticipato quello che comunque sarebbe accaduto a breve termine, vista lāetĆ del nostro centrale, nonostante lui fosse pronto a ripartire anche per questa imminente stagione ā scrivono dalla societĆ -.Ā Nulla toglie ovviamente alla carriera straordinaria che ha disputato,Ā si puĆ² parlareĀ tranquillamente di uno dei piĆ¹ importanti e forti giocatori della storia della societĆ , sicuramente il piĆ¹ titolato, e uno dei piĆ¹ longevi nel tempo, soprattutto in termini di presenze in prima squadra, che lo hanno visto protagonista assoluto dalla giovane etĆ di 17 anni fino ad oggi, che ne ha 39Ā».
Ā«SandokanĀ ĆØ un ragazzo che hoĀ visto crescere sotto i miei occhi prima come giovane compagno di squadra, poi come giocatore e capitano da quando sono diventato dirigente. Una persona molto riservata e poco incline agli eccessi, che ha conquistato i gradi di capitano con i fatti e tanta serietĆ ed attaccamento alla maglia ā commentaĀ il direttore sportivo Francesco Masala -. Questāanno purtroppo non avevamoĀ piĆ¹ per lui un ruolo da protagonista, ed aver preso per lui una decisone cosƬ difficile non ĆØ stato molto facile. Il mio ruolo perĆ² comporta anche scelte antipatiche di questo tipo, e nonostante la mia stima enormeĀ nei suoi confronti, oltre che amicizia, ho dovutoĀ privilegiare una logica piĆ¹ societaria che di cuore. Sandokan era pronto per ripartire anche per questa stagione, e questo ha reso tutto piĆ¹ difficile, anche se ha declinato di sua iniziativa un ruolo piĆ¹ marginale cheĀ giustamente non gli si confaceva.Ā Devo dire onestamente Ā che non vederlo piĆ¹ al campo a correre con gli altri, āmi fa un po stranoā, tanto era lāabitudine per noi di averlo in squadra, come del resto lāamarezza di questi giorni non potrĆ mai scalfire quello che di grande ha fatto allāinterno della nostra societĆ Ā».