TALAMONE – Gli strascichi dell’alluvione e della piena del fiume Ombrone si fanno sentire anche in mare dove da qualche giorno continuano le segnalazioni di tronchi e grossi alberi sradicati che galleggiano creando potenziale pericolo alle imbarcazioni da diporto ed anche alla flotta peschereccia che opera solitamente davanti alla costa maremmana.
Questo perché, dopo che il primo giorno la corrente di scirocco ha spiaggiato tanti rami a Marina di Grosseto creando grossi problemi alla balneazione ed al turismo, nei giorni successivi il maestrale ha invertito la corrente ed ha sparso il materiale fino al Monte Argentario.
La squadra nautica della Polizia di Stato di Talamone, che durante questa estate sta operando sulla costa insieme alla squadra nautica di Fiumicino che si è aggregata, ha proceduto proprio oggi al rimorchio di alcuni tronchi pericolosi fin dentro il porto di Talamone. Alcuni di questi, anche molto vistosi, proprio grazie al pronto intervento di questo importante presidio istituzionale che sta operando con puntiglio anche davanti alla costa confinante col fiume Ombrone.
Oltre a questo gli uomini di stato hanno avuto segnalazioni che alberi sradicati dalla furia delle acque alluvionali sono stati addirittura individuati nella zona delle Formiche di Grosseto, con alcuni pezzi che affiorano dall’acqua ma nascondono dei blocchi imponenti leggermente sommersi: per questo è importante navigare a vista con la massima cautela. Uno degli alberi è stato recuperato dagli stessi uomini della Polizia proprio all’ingresso del Porto di Talamone dove il blocco di legnami è stato trascinato con il gommone e successivamente issato sulla banchina tramite il traino delle jeep dallo scivolo del porto.