MANCIANO – Passa di misura il Grosseto che vince per 1-0 sul campo del Manciano, formazione di Promozione, nell’amichevole decisa dal sigillo dell’attaccante Palumbo, certamente uno dei nomi più attesi in casa biancorossa. Non è stata una partita molto vivace, soprattutto nel primo tempo, avaro di azioni significative. Aspetto questo che fa pensare a un piccolo passo indietro da parte della squadra grossetana che, in ogni caso, per la prima volta in tre uscite, non incassa reti.
Giacomarro manda in campo un undici iniziale che prevede Di Iorio tra i pali, mentre i difesa debutta Baylon al fianco di Daleno e Schettino. Non cambia il centrocampo con Platone, Vaccaro e Zotti, mentre Lavopa si accomoda a destra con Cremonini a sinistra. In attacco Nappello è affiancato da Di Gennaro. A disposizione restano Palmieri, Migliaccio, Tosoni, Lauria, Cocciolo, De Masi, Olivieri, Battaglia, Palumbo e Murano. Il Manciano di Renaioli, invece, risponde con Vittori, Bamby, Brizi, Salvini, De Nardin, Barzellotti, Cherubini, Berna, Paolini, Spirito e Ricci. A disposizione del tecnico dei padroni di casa Vagnoni, Ranoni, Chiranda, Schiano, Lusini e Caputo. A dirigere il confronto è l’arbitro Turetta.
Tra le novità il fatto che il Grosseto indossa una maglia rossa (come testimoniano le foto scattate da Manuel Pifferi), a differenza di quanto accaduto nelle uscite con Roselle e San Donato in cui erano presenti casacche o divise di allenamento. Non si tratta ancora della maglia ufficiale in ogni caso, quella che sarà indossata in campionato, per intenderci. Allungata anche la durata del confronto, non più due tempi di 40 minuti, ma i classici 45 per frazione.
Primo tempo dalle scarse emozioni e che conduce direttamente allo scontato 0-0. Il Grosseto fatica a far breccia nella difesa mancianese e la conseguenza è che la squadra di Giacomarro produce zero tiri verso la porta avversaria. Nella ripresa il tecnico del Grifone fa girare tutti gli effettivi e al 29′ arriva il gol partita siglato da Palumbo, altro giocatore all’esordio in amichevole. L’attaccante tira in porta dalla distanza, la conclusione viene deviata e inganna l’estremo difensore manganese. Nel complesso, comunque, un Grosseto da rivedere, anche se pesano sulla prestazione, i carichi di lavoro di una preparazione intensa.