GROSSETO – «La Toscana con la sua disponibilità a ricevere i rifiuti urbani dalla Calabria e dalla Liguria ha fatto una scelta che travalica la semplice funzione di servizio. In questo caso la solidarietà nazionale per risolvere un problema locale e temporaneo diventa un metodo e costruisce un muro contro tutte le mafie che in questi anni si sono arricchite con lo stoccaggio e smaltimento illegale di rifiuti. E’ una risposta della trasparenza democratica alle oscure trame». Patrizia Siveri, responsabile ambiente del Pd di Grosseto, risponde così alle osservazioni mosse dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giacomo Gori.
«Alla luce del sole anche i nostri impianti trasformeranno e smaltiranno dei normali rifiuti urbani dimostrando in questo modo capacità di impresa. Gli utili derivanti da questo lavoro in forme altrettanto trasparenti andranno ai cittadini che accoglieranno gli esuberi di rifiuti – prosegue Patrizia Siveri -. Le ottuse voci che puntualmente si sono levate contro questa seria operazione di governo delle emergenze sono frutto di un modo di fare politica che tenta di usare la paura, che paventa disastri ambientali, che smentisce ciò che poco prima è stato affermato. A Grosseto succede tutt’altro. L’impianto delle Strillaie conferma anche in questa occasione di rispettare la norma europea recepita dal Governo e di essere uno dei pochi impianti industriali che lavorano correttamente e selezionano i rifiuti».
«Il neo ambientalista Gori che ribadisce le sue contrarietà pregiudiziali insieme ai post comunisti smemorati, non sono informati adeguatamente o forse mascherano con l’ignoranza forme di opposizione strumentale e cercano di far leva sui localismi e su presunti sovradimensionamenti dell’impianto. Si informi e studi il consigliere Gori invece di dare lezioni, scoprirà, ad esempio, che le Strillaie saranno disponibili a settembre perché ad agosto la produzione locale satura l’impianto e non consente di ricevere altri rifiuti – conclude Siveri -. La Regione Toscana ha fatto bene, a offrire al Paese i propri sistemi industriali di smaltimento, anche attraverso queste scelte passa il cambiamento dell’Italia».