ROCCASTRADA – «Distinguere subito tra chi viene in cerca di fortuna e chi scappa da una guerra». Lo chiedono Simonetta Baccetti e Moreno Bellettini, del comitato “Insieme per Roccastrada” in merito all’accoglienza dei migranti.
«Premesso che i comuni non decidono, ma possono dissentire e dire la loro sul numero di migranti che sono in grado di ospitare nei loro territori – si legge nella nota -. Considerato che il governo tramite le prefetture affida il servizio di accoglienza a soggetti privati, in prevalenza a cooperative gestite da uomini di sinistra come nel caso di Roccastrada. Il comitato civico “insieme per Roccastrada” dissentendo da questa palese scelta politica targata PD, che costringe gli Italiani ad ospitare e mantenere tutti coloro che illegalmente giungono in Italia, invita gli organi costituzionali preposti ad applicare quanto previsto dalle normative vigenti, distinguendo subito tra chi viene in cerca di fortuna e chi scappa da una guerra, solo chi scappa da guerre ha diritto alla protezione internazionale e deve essere libero di andare dove vuole».
«Noi pensiamo che come Nazione dobbiamo smettere di andare a raccogliere migranti dalle coste libiche e limitare il nostro intervento per chi raggiunge il canale di Sicilia e dopo le adeguate assistenze del caso si dovrebbe immediatamente procedere al rimpatrio coatto di chi non ha diritto allo status di rifugiato politico, senza portare in tutta Italia clandestini per anni a carico dei contribuenti – prosegue la lista civica -. Nel 2014 in Italia sono arrivati 170.000 clandestini e sono stati soltanto 22.053 gli aventi diritto allo status di rifugiato, Questo avalla quanto diffuso nel sentire di tutti i cittadini solo il 13% sono profughi mentre l’87% è business per chi li prende in custodia».
«In un anno in Maremma sono stati portati oltre 700 migranti, ed altri stanno arrivando, dei quali oltre 60 nel comune di Roccastrada che insieme a 5 o 6 comuni su i 28 della provincia di Grosseto subiscono e avallano tale situazione – continua ancora la lista di opposizione -. Considerato che come a Roccastrada il 90% dei migranti non proviene da zone di guerra, sarebbe opportuno non mantenerli per anni, ma rimandarli nei loro paesi di origine e destinare le risorse impiegate ai cittadini Italiani in grave difficoltà economiche, a nostro avviso non possiamo permetterci di accogliere indistintamente tutti a danno della collettività continuando a far “ingrassare” cooperative e mediatori culturali».
«Evitando di conteggiare i soldi spesi per tutte le procedure inerenti la presa in carico fin dalle coste libiche alla destinazione finale, milioni di euro difficilmente quantificabili. Vogliamo evidenziare che con i soli 37 euro circa al giorno per ciascun migrante spettanti alle cooperative si potrebbero sostenere: disoccupati, pensionati al minimo, piccoli imprenditori in difficoltà economiche e famiglie alle prese con gravi malattie. Quanti Italiani e in particolare Roccastradini in difficoltà sarebbero disposti e contenti di avere 37 euro al giorno – concludono Baccetti e Bellettini -, magari lavorando, o gratis i servizi offerti indistintamente a clandestini o aventi diritto».