SANTA FIORA – “In questi anni molti Comuni hanno scelto di gestire i programmi culturali, i festival, le manifestazioni attraverso la costituzione di Fondazioni”. Così il sindaco di Santa Fiora, federico Balocchi, risponde alle accuse dell’opposizione in merito alla scelta di creare una Fondazione per la cultura. “Esempi vicini sono la Fondazione Grosseto Cultura o la Fondazione Radici di Seggiano, che già operano da anni. Questa forma giuridica, che non ha scopo di lucro, è utilizzata per garantire maggiore efficacia ed efficienza all’azione amministrativa su materie di questo tipo. Gli obiettivi in genere sono contribuire allo sviluppo economico e civile della comunità locale, la promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, delle attività culturali dello spettacolo, della organizzazione di mostre, eventi ed iniziative di tipo culturale”.
“La Fondazione Santa Fiora Cultura è stata costituita il 1 luglio – prosegue Balocchi -. Non gestisce né gestirà gare d’appalto, ma in questa fase si limiterà a Santa Fiora in Musica e alla gestione del Teatro Comunale, in futuro potrà organizzare mostre ed eventi per il Comune. La scelta di fare la Fondazione è contenuta nelle linee programmatiche di mandato e rappresenta un processo di crescita strutturale e il superamento dell’esperienza dell’Associazione Santa Fiora in Musica. I rapporti sono contenuti nell’atto costitutivo, nello statuto e nella convenzione con il Comune, il controllo è al 100 % del Comune ed i trasferimenti avverranno sulla base dei programmi e dei rendiconti sulle attività svolte, che saranno dibattuti e approvati in Consiglio Comunale”.
“Il Consiglio di amministrazione è di tre persone, che svolgono l’incarico gratis – continua il primo cittadino -: il sindaco pro tempore, Federico Balocchi, due consiglieri, Renzo Verdi (che è stato il creatore del Festival ed ha grande esperienza in questo) e il ragionier Eligio Macelloni, di Grosseto, con grande esperienza nel settore amministrativo delle Fondazioni. Inoltre c’è un Revisore Contabile, che ha molta esperienza nella contabilità di fondazioni e associazioni. In questa fase la Fondazione sta gestendo e pagando i concerti del Festival che erano stati programmati dal Comune (è stata costituita a pochi giorni dall’inizio del Festival) ed avvierà la propria autonoma attività da settembre”.
“La Fondazione, essendo al 100% comunale, rispetta le regole finanziarie del Comune ed ovviamente la completa tracciabilità delle spese (oltre che la garanzia dell’approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi delle iniziative in Consiglio comunale). La Fondazione ha ricevuto l’80% del budget del Festival (circa 39mila €) e riceverà il saldo dopo la fine del Festival, perché non è un contenitore dove si mettono soldi in attesa di essere spesi per chissà quali finalità, ma gestisce quanto programmato dal Comune. Il trasferimento di fondi tra Comune e Fondazione, fra l’altro, ci consente di risparmiare l’Iva che spendevamo per affidare l’organizzazione a terzi soggetti e quindi, pur rimanendo il budget invariato rispetto agli anni precedenti – conclude Balocchi -, a parità di soldi spesi dal Comune si sono rese disponibili più risorse per i concerti”.