GROSSETO – «Ringrazio il consigliere comunale del M5S Giacomo Gori per il richiamo che ha rivolto a tutte le forze politiche in materia di gestione dei rifiuti. Lo ringrazio perchè credo sia arrivato il momento in cui chi ricopre o ha ricoperto un incarico istituzionale dia conto ai cittadini del proprio operato. Non intendo sottrarre né me né il mio partito a questo confronto perchè i problemi del ciclo dei rifiuti in Maremma sono sotto gli occhi di tutti. Mi rammarica soltanto che il M5S, per bocca di Gori, preferisca avventurarsi in un goffo attacco personale anziché misurarsi col merito delle questioni e avanzare proposte». Così Marco Sabatini, coordinatore provinciale di Sel, risponde a Giacomo Gori che nei giorni scorsi aveva “bacchettato” le forze politiche sul tema della gestione dei rifiuti.
«Chi amministra un territorio è tenuto, volente o nolente, ad applicare le norme che regolano le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento, norme stabilite dalla Regione e soprattutto dallo Stato. Gori dovrebbe avere ben presente, al riguardo, il caso di Parma, dove il sindaco Pizzarotti ha vinto le elezioni promettendo la chiusura di un inceneritore che, nonostante la sua contrarietà, oggi è regolarmente in funzione – prosegue Sabatini -. Voglio rassicurarlo: ad “impartirmi gli ordini”, durante la mia esperienza in Provincia, è stata solo e soltanto la legge. Quella legge che, forse, sarebbe potuta cambiare se il M5S avesse, due anni fa, accettato di governare il paese insieme a SEL e Bersani, invece di consegnarlo al Patto del Nazzaeno, al PD di Renzi ed alla sua politica inceneritrice sancita dallo Sblocca Italia».
«Nonostante questo, negli scorsi anni, non è mai venuta meno la volontà di accettare, personalmente e come rappresentante di Sel, la sfida del cambiamento, aprendo un confronto con le altre forze politiche al governo del nostro e con la società civile, discutendo, superando difficoltà. E’ stato così, sporcandoci le mani di buona politica, che siamo riusciti a mettere nero su bianco, per la prima volta nella storia del nostro territorio, il superamento dell’incenerimento dei rifiuti all’interno del piano interprovinciale – aggiunge -. Abbiamo bloccato l’iter di realizzazione dell’impianto di smaltimento di Patanella, ad Orbetello, e abbiamo preteso il monitoraggio costante della raccolta differenziata. Abbiamo, inoltre, chiesto – e continuiamo con coerenza a chiedere – una revisione degli accordi pubblico-privato in essere, per dare forza ad un processo di cambiamento che deve avere l’obiettivo della riduzione e del recupero dei rifiuti».
«Queste sono state le linee di azione di Sinistra Ecologia e Libertà in Provincia che rivendichiamo con orgoglio e che intendiamo difendere dagli attacchi delle destre e del nuovo corso renziano con caparbietà, tenacia e mettendo sempre al centro l’interesse dei cittadini. Altra cosa è starsene in disparte, adagiati sull’argomento che c’è comunque bisogno di “ben altro”, evitando i problemi e sottraendosi alle responsabilità presenti promettendo di assumersene in futuro – conclude Sabatini -. Al M5S lancio, quindi, una proposta concreta per l’immediato: sostenga in Consiglio regionale la mozione presentata da SEL alcuni mesi e fatta propria dai consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra per superare l’inceneritore di Scarlino, garantendo l’occupazione dei lavoratori, e contribuisca così ad affrontare e risolvere concretamente un problema che affligge il nostro territorio. E’ una strada indubbiamente difficile, dura, sporca; richiede il confronto vero e non la mera esaltazione della propria purezza, perché la realtà e la vita quotidiana non aspettano la fine del giro di giostra. Ma è anche l’unico modo per realizzare l’essenza della politica, che è quella di cambiare in meglio la vita delle persone. Noi siamo pronti. Il M5S lo è?»