GROSSETO – Contro la prospettata chiusura di ben dieci uffici postali in provincia di Grosseto, quasi tutti in zone montane o isolate, sia il Prefetto, in quanto rappresentante dello Stato, a sottoporre al Governo i problemi che queste chiusure rappresentano per il territorio. E’ quanto chiede Sinistra Ecologia e Libertà in una lettera-appello indirizzata al prefetto di Grosseto, Anna Maria Manzone, sottoscritta dalla senatrice Alessia Petraglia e dal coordinatore provinciale Marco Sabatini, che questo pomeriggio, alle 19, incontreranno i cittadini di Ravi, una delle frazioni del comune di Gavorrano interessate dal piano di chiusure, per confrontarsi sulla questione.
“Ci rivolgiamo a Lei, signor Prefetto, per sollecitarla, nei limiti e nel rispetto dei ruoli, perché rappresenti e possa attivarsi nei confronti del Governo per sollevare i problemi che ha aperto la chiusura di questi uffici postali in questo territorio, che siamo ben consapevoli Lei conosce benissimo: un territorio vasto, con una infrastrutturazione debole sia stradale che di servizio di trasporto pubblico, con una composizione sociale, nei territori considerati, di anziani che difficilmente possono usare gli strumenti alternativi indicati da Poste Spa, a partire dai servizi online”. Così si legge nella lettera, nella quale la vicenda di Ravi è definita di “peculiare gravità”, “perchè crea non solo disagio ma un danno ad una piccola comunità che in inverno, in particolare, è costituita da anziani senza mezzi di mobilità”, nè convincono le alternative proposte da Poste, quali “l’utilizzo del vicino ufficio postale di Caldana”, impensabile a meno che “il Comune non provveda ad istituire un servizio di mobilità per i cittadini”, “i cui costi ovviamente sarebbero insostenibili”. A destare preoccupazione, inoltre, è l’indicazione di Bagno di Gavorrano come sportello alternativo: “non vorremmo – si spiega – che dietro questo messaggio ci fosse l’idea di ridurre l’orario di apertura anche dell’ufficio postale di Gavoranno paese. Sarebbe un colpo pesante per una cittadina punto di riferimento della zona delle Colline metallifere”.
“La coesione sociale del nostro Stato – conclude la lettera – passa da una cura di tantissimi aspetti, servizi e realtà che ci pare non ci sia stata, nella decisione improvvida di chiudere questi uffici postali”.