GROSSETO – Sinistra Ecologia e Libertà attacca il Pd e Marras sulla questione dei rifiuti che dalla Calabria arriveranno in Maremma per essere smaltiti.
«Sui rifiuti il Partito Democratico – scrivono da Sel – ha ridotto la Maremma ad una terra di conquista, ad una colonia da sfruttare e da gettare via dopo l’uso. La decisione di destinare per la prima volta al nostro territorio centinaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Calabria ci fa pensare proprio a questo. E temiamo che questa scelta sarà definitiva in quanto fa comodo per alimentare impianti sovradimensionati, costosi per i cittadini, che il PD fino ad oggi non ha rimesso in discussione a partire dalla convenzione su Strillaie».
«Ma non solo: dopo quasi due anni dall’adozione in consiglio provinciale del Piano Interprovinciale la neo-segreteria del PD dice oggi di essere per il superamento dell’incenerimento e per raggiungere il 70% di differenziata. In pratica ribadendo quei punti fondamentali ottenuti da SEL in Provincia e senza i quali il nostro partito non avrebbe sostenuto l’adozione del Piano. Il paradosso più grande è però tutto interno al PD a livello locale, che un giorno dice di essere a favore dell’incenerimento e il giorno dopo di volerlo superare, e soprattutto la contraddizione è a livello regionale e nazionale con il Governo Renzi che, ormai, è passato alla storia come il più grande sostenitore della pratica dell’incenerimento».
«Ed a proposito di incenerimento vorremmo ricordare al PD che in consiglio regionale giace da diversi mesi una nostra mozione che indica un percorso per uscire dal pantano, garantendo l’occupazione, dell’Inceneritore di Scarlino. Impianto sul quale, riscontriamo, nel più classico gioco delle parti, la Regione, a guida PD, procedere spedita verso un’autorizzazione analoga alle precedenti ed il PD grossetano chiedere “maggiori garanzie”».
Scelte che dipenderebbero anche dallo scarso peso che la Maremma ha in regione e dentro il Pd toscano.
«Evidentemente la scarsa rappresentanza in Regione Toscana, le contraddizioni del PD e l’ormai palese intesa con la destra Verdiniana e Matteoliana rischiano di rendere il nostro territorio a disposizione degli interessi esterni, e non si tratta solo di rifiuti: negli ultimi tempi ha riguardato pericolosi cambi di rotta in materia di edificazione sul territorio aperto e sulle energie rinnovabili con un PTC approvato nel 2010 dal centrosinistra in Consiglio provinciale e che adesso viene smontato pezzo per pezzo da un organo non democraticamente eletto. Oppure la posizione sull’autostrada tirrenica completamente piegata agli interessi fiorentini e romani».
«In questo “cambiar verso” tutto renziano è quindi comprensibile l’atteggiamento del capogruppo PD in consiglio regionale Marras ormai renziano più dei renziani che, evidentemente, così come per l’autostrada anche per i rifiuti ed altro è d’accordo con il suo partito rinunciando non solo alla proprie radici ma anche al lavoro da lui stesso svolto in Provincia».