SANTA FIORA – «Il locale estivo “La Serenella” di proprietà comunale, inserito nello stupendo parco di Santa Fiora, è da sempre uno dei punti di ritrovo per i giovani dell’Amiata e delle province di Grosseto e Siena ed è di nuovo chiuso questa estate nonostante per anni il nostro gruppo consiliare è intervenuto sull’amministrazione comunale per le vergognose passate gestioni. Questo locale è stato assegnato nuovamente nel 2012, dopo le nostre proteste perché sempre chiuso, con un bando e un contratto di gestione commerciale, che ne pianifica giorni e orari d’apertura, però questa estate è rimasto pressoché sempre chiuso, nel completo silenzio di questa amministrazione comunale». Così intervengono i consiglieri comunali di Un Comune per Tutti Riccardo Ciaffarafà, Giacomo Albertini e Paolo Vichi.
«Il contratto è stato sottoscritto, dopo una gara pubblica dove una commissione ha scelto l’attuale gestore, nel 2012 ed ha una validità di sei anni. Prevede inoltre penali (50 e 200 €) per ogni ora o giorno di chiusura rispetto a quanto stabilito dalle parti al momento della firma del contratto, in altre parole apertura dal 15 giugno al 14 ottobre, con orari adeguati alla stagione – proseguono -. Il mancato funzionamento de “La Serenella” avviene nel più completo disinteresse dell’amministrazione e del sindaco che a tutto pensano fuorchè al bene di questo comune dimostrando la loro inadeguatezza anche in questa occasione ad amministrare un comune. Questa chiusura provoca un danno d’immagine e priva i giovani, i turisti, i cittadini di uno dei pochi locali estivi della nostra zona».
«Inoltre, l’eventuale mancata applicazione delle penali previste, provoca un danno erariale al comune – concludono dall’opposizione -. Per tutto questo chiediamo al sindaco, tentando di scuoterlo dal suo torpore, le ragioni delle mancate aperture tramite una interrogazione alla quale speriamo che questa volta risponda, e se queste non comportino la risoluzione contrattuale e l’assegnazione a nuovi soggetti che ne garantiscano un adeguato funzionamento».