ORBETELLO – Federica Fratoni, assessore all’ambiente della Regione Toscana, è intervenuta oggi sulla vicenda della Laguna di Orbetello. «Ho letto, in questi giorni, il vivace dibattito nato intorno alla proposta di estendere i confini del Parco della Maremma alla Laguna di Orbetello come il segnale di un grande interesse per il territorio, che non può in alcun modo essere sottaciuto o disatteso – ha affermato l’assessore, che ha poi continuato -. E’ patrimonio comune la volontà di non creare nuovi enti, di trovare una soluzione possibile con quelli già esistenti e di non lasciare ad un unico soggetto, perché da solo non può farcela, la gestione di questa complessa situazione. In quest’ottica – ha detto Fratoni . ho evidenziato la necessità di affidare la laguna a una gestione ordinaria, sistematica e adeguata, in grado di far evolvere l’attuale accordo fra Regione, Provincia e Comune nella direzione di un assetto più idoneo, attraverso uno strumento naturalmente vocato alla salvaguardia dell’ambiente quale è il Parco».
Per l’assessore Fratoni resta questa, «la scelta più opportuna. In tal senso, infatti, ho chiesto approfondimenti tecnici agli uffici, necessari a verificare alcuni aspetti. Il primo, se è possibile estendere i confini ai soli specchi lagunari, senza continuità territoriale e senza aggravare il livello dei vincoli già esistenti. L’altro, in alternativa al precedente, sulla possibilità di affidare la gestione della laguna al Parco della Maremma, tramite una convenzione. Sono in corso le opportune verifiche. La laguna, quale area di indiscutibile pregio, è già ricompresa da tempo, in tutto o in parte, in vari istituti: riserva naturale, area contigua, zps, sic, sin, convenzione di Ramsar. Credo che non sia necessario aggiungerne di nuovi, ma si debba lavorare a partire da quelli esistenti, discutendo della loro ges tione e di come tale opzione non debba limitare in alcun modo le attività economiche, semmai promuoverle e valorizzarle ulteriormente».
«Il punto di partenza e approdo dell’intera riflessione – ha concluso l’assessore all’ambiente – riguarda il ruolo che il territorio tutto deve giocare in questa scelta. La Regione, pur in una fase di estrema difficoltà, non si è tirata indietro davanti all’emergenza ed ha avanzato una proposta tesa a trovare una soluzione permanente, ma di prospettiva, anche a fronte dei cambiamenti climatici. Si tratta dell’avvio di un un percorso per il quale immagino anche un momento di confronto pubblico, lontano dalla fase emergenziale che purtroppo non possiamo dire ancora conclusa».