ORBETELLO – Le 4 Vele di Legambiente sventoleranno sul mare di Orbetello. È questa la risposta più concreta che il Comune vuole dare all’allarme lanciato dall’associazione Faida Federcamping.
«Rimango allibita, – dichiara il sindaco Paffetti, – dall’allarme lanciato dalla FAIDA Federcamping, allarme che dimostra una mancata conoscenza degli atti che riguardano il territorio. Hanno dichiarato infatti, erroneamente, che vengono sversati in mare elementi inquinanti e acque prive di ossigeno che provocherebbero l’inquinamento di aree costiere anche distanti dai punti di sversamento. Invito il segretario della FAIDA a leggere i dati ARPAT, tra l’altro presenti sul nostro portale, e sottolineo che dal 18 di luglio, data di apertura del canale di Fibbia, non si sono mai verificate le condizioni che avrebbero potuto portare a un divieto di balneazione. I monitoraggi dell’ARPAT proseguono e riguardano anche i dati di torbidità dell’acqua».
«Non neghiamo che esista un problema legato alla torbidità dell’acqua, soprattutto della zona della foce dell’Albegna, ma a oggi non siamo in condizioni, allo stato attuale e data la gravità della situazione in laguna indirizzata verso la tutela dello specchio di ponente, di potere invertire il flusso, anche se sarà nostra premura venire incontro anche gli operatori non appena ciò sarà possibile. Ci dispiace leggere dichiarazioni che parlano di un ‘vistoso e incontrollato inquinamento di area costiera anche distante’; credo che queste dichiarazioni arrechino veramente un importante danno all’immagine turistica del territorio e alla sua economia. La situazione di emergenza e calamità naturale dichiarata per la laguna rappresenta una causa di forza maggiore di cui dobbiamo prendere atto e, come ribadito stamattina in sede di consiglio comunale anche alla presenza di alcuni rappresentanti degli operatori turistici, stiamo cercando di arrivare alla soluzione del problema. Il pericolo nel quale si rischia di incorrere, oltre alla strumentalizzazione politica con atti e atteggiamenti di questo tipo, è quello di fare una cattiva informazione dannosa non solo per la popolazione, ma anche e soprattutto per i turisti, creando così un danno di immagine ancora più grave di quanto non si sia già verificato. Rinnovo quindi il mio invito ai turisti a venire e vivere il territorio, a mangiare il nostro pesce e a godersi delle spiagge che venerdì saranno premiate con le quattro vele di Legambiente».