GROSSETO – E’ il Crystal Palace a laurearsi campione nel Mundialito Pro di Grosseto, il torneo di maggiore richiamo nell’estate del capoluogo. Il dream team messo in campo da Matteo Ceri ha avuto la meglio su un comunque ottimo Barbagianni Ecologia Cmb per 9 a 5, con Pialli e Peruzzi a cercare di scalfire le certezze di una squadra che aveva però un numero elevato di bocche da fuoco: Cosimi è stato il mattatore con un poker, ma anche Angelini, Raito e Briaschi sono entrati nel tabellino marcatori, con la classe di Gigi Consonni a dettare i tempi e la coppia Andreoni-Pompili a presidiare la difesa. Chigiotti e compagni hanno così solo sfiorato il double dopo il successo dei Dilettanti, in una estate che è stata comunque di altissimo livello. Capocannoniere della manifestazione è stato Giacomo Cerboneschi, stella del Bar Allegro, autore di 25 gol.
Match punto a punto quello vinto dal Barbagianni Ecologia Cmb contro i generosi Colchoneros (6-5 il finale) nella finale del Mundialito Dilettanti, con il team di Di Fabio che era riuscito a riaprire la gara seppur in inferiorità numerica. Ma l’esperienza e i nervi saldi del team di Vagaggini, con un Peruzzi trascinatore in zona gol ha permesso al Barbagianni di spuntarla e aggiungere così un trofeo alla propria bacheca. Un plauso comunque anche ai secondi classificati, autori di una fase ad eliminazione diretta davvero convincente, come testimoniato anche dall’8 a 2 in semifinale contro l’Fc Ecista. Il Barbagianni, d’altro canto, aveva eliminato la testa di serie numero 1 Real Saragozza. Francesco Marri del Fc Mambo, con 24 reti, è stato il capocannoniere.
Brilla la stella dell’Atletico Sassone nel Mundialito Amatori, con i biancoarancio che, dopo aver battuto in semfinale l’Ival (Arcoria 3) per 7 a 4, ripetono lo stesso punteggio nella finalissima contro il gagliardo Atletico Grosseto, autentica sorpresa del torneo, dopo il ko inflitto al Cs Installazioni del capocannoniere Busonero. L’Atletico Sassone, però, in finale ha fatto valere la maggiore esperienza dei suoi uomini cardine (Stagnaro, Bartali, Corina e Longo su tutti) lasciandosi sempre un margine di sicurezza sugli avversari fino al fischio finale. Un successo cercato, voluto e davvero meritato.