GROSSETO – «Sono state solo parzialmente reintegrate le deduzioni forfettarie (quelle relative alle spese non documentate) per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore». Lo comunica con una nota la Cna «Dopo lunghe ed estenuanti trattative che hanno impegnato il ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) e le associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto – afferma il direttore Renzo Alessandri -, siamo in grado di anticipare la nuova misura delle deduzioni forfettarie riconosciute per l’anno 2014, aumentate sensibilmente rispetto agli importi indicati il 2 luglio 2015, grazie ad un maggior stanziamento disposto dal Governo (dai 60 milioni originariamente previsti si è arrivati a 95)».
«Si tratta di una vittoria a metà – precisa Alessandri -: l’importo delle deduzioni è infatti ancora minore rispetto a quello ricevuto l’anno precedente ma l’incombenza delle scadenze fiscali (20 agosto prossimo) non ha consentito di prolungare la trattativa. Governo e ministero, quindi, hanno parzialmente onorato la parola data e le deduzioni forfetarie giornaliere stabilite per ambito territoriale del trasposto il 2014 risulteranno (rispetto a quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate con circolare del 2 luglio) così incrementate: euro 15,40 per i trasporti effettuati nel Comune in cui ha sede l’impresa (a fronte dei 6,30 disposti dall’Agenzia delle Entrate con circolare del 2 luglio scorso e dei 18 del 2013); euro 44,00 per trasporti oltre il Comune in cui ha sede l’impresa, ma nell’ambito della Regione o delle Regioni confinanti (a fronte dei 18 disposti dall’Agenzia e dei 56 del 2013); euro 73,00 per i trasporti oltre il predetto ambito territoriale regionale (a fronte dei 30 disposti dall’Agenzia e dei 92 del 2013)».
«Alla luce dei suddetti nuovi importi delle deduzioni, chi volesse usufruirne, dovrà inevitabilmente aggiornare bilanci e dichiarazioni oltre che i modelli di versamento (verosimilmente già predisposti) delle imposte e dei contributi dovuti per il 2014 – consiglia la Cna -. Coloro invece che avessero già proceduto al versamento applicando le deduzioni stabilite dall’Agenzia delle Entrate – non a caso avevamo raccomandato di utilizzare la scadenza del 20 agosto –, potranno far emergere il credito d’imposta dalla dichiarazione annuale UNICO-2015, da utilizzare in compensazione alla prima scadenza di versamento utile».
«Se le cose venissero sottratte “all’urgenza” e i processi venissero svolti con meno approssimazione e con la dovuta programmazione, questi problemi potrebbero essere evitati. Imprese e contribuenti, infatti, sanno quante volte sono chiamati a rincorrere provvedimenti dell’ultima ora. Che dire – conclude Alessandri -: ammesso e non concesso che l’Italia stia cambiando “verso”, il fisco è ancora ben lungi da farlo».