ORBETELLO – «Il Parco della Maremma è un ente importante per la tutela e il mantenimento del nostro territorio, che finora ha lavorato molto bene, ma che è stato pensato per fare altro dalla gestione della Laguna e non possiamo pensare che un semplice ampliamento dei confini del Parco sia la soluzione: estenderne l’area d’interesse, infatti, significherebbe coinvolgere, in maniera totale, tutte le zone che circondano la Laguna sottoponendole a vincoli e limitazioni ben precise». Così Leonardo Marras, capogruppo Pd in consiglio regionale, sulla proposta di comprendere nei confini del Parco della Maremma anche la laguna di Orbetello.
«La richiesta che, come territorio e come Regione, abbiamo sempre espresso è quella dell’istituzione di un Ente Laguna dedicato e oggi più che mai subiamo le conseguenze di una mancanza del Governo che negli anni ha lasciato inascoltata la nostra richiesta. La fase che stiamo vivendo impone scelte rapide, non c’è più tempo da perdere, la natura ci ha dato un segnale chiaro: serve una risposta operativa al più presto. La scelta di creare un nuovo organismo sarebbe sbagliata. Va in questo senso la proposta dell’assessore regionale Fratoni, perchè l’Ente Parco è immediatamente disponibile e può diventare gestore unico della Laguna».
«Il Parco ha competenze specifiche, che dovranno essere ulteriormente arricchite per gestire al meglio un ambiente delicato come quello lagunare e al contempo continuare a svolgere le proprie funzioni e portare avanti i progetti avviati nell’area originaria».
«Sappiamo che non è la soluzione perfetta, ma è quella a portata di mano. Non risolve il problema della partecipazione dei ministeri, ma dimostra che la Regione Toscana e gli enti locali non vogliono perdere tempo e si assumono in pieno le responsabilità perché la natura non aspetta le elucubrazioni giuridiche e i tempi della politica nazionale».
«Prendo un impegno preciso: le eventuali modifiche necessarie alla legge che istituisce e regola il Parco, saranno portate in consiglio regionale solo dopo il confronto con la cittadinanza, perché è indispensabile costruire insieme alla comunità lo strumento a cui si vuol affidare il destino della Laguna».