GROSSETO – «Legacoop Grosseto è molto preoccupata per l’empasse che sta rallentando l’elezione del nuovo presidente della Camera di commercio di Grosseto, dopo le dimissioni volontarie di Lamioni. Di conseguenza, per quanto ci riguarda, o si superano le contrapposizioni, o è meglio non partecipare al voto per l’elezione del nuovo presidente». Lo afferma Antonio Terribile, presidente di Legacoop.
«È bene ricordare che la cooperazione fu l’unica a non aver sottoscritto l’accordo che a suo tempo portò all’elezione di Lamioni, considerata la volontà esplicita d’impedire al settore cooperativo di avere un ruolo chiaro di rappresentanza all’interno degli organi esecutivi camerali – prosegue Terribile -. Ma la cosa che più oggi ci preoccupa è il muro contro muro che divide il mondo associativo, senza che siano emersi in modo chiaro e trasparente gli elementi che hanno prodotta lo scontro».
«Questo atteggiamento è senza dubbio l’antitesi di quello di cui ha bisogno il nostro territorio, in conclamata sofferenza dal punto di vista produttivo e occupazionale, oltreché per mancanza d’idee e progetti di riferimento per tutto il sistema imprenditoriale. Con il rischio che lo stato di crisi diventi un fenomeno strutturale – prosegue Legacoop -. Un quadro di grande debolezza del sistema delle imprese, che rischia seriamente di giocarsi la propria credibilità; trovandosi nella scomoda condizione di non poter più rivendicare il primato dell’autonomia politica rispetto a vecchi e nuovi partiti».
«Per questi motivi e in assenza di una ricomposizione unitaria del mondo imprenditoriale grossetano, Legacoop, che rappresenta il 70% della cooperazione maremmana, pensa non sia opportuno che la rappresentante della cooperazione partecipi al voto per l’elezione del presidente della Camera di commercio. Esplicitando il dissenso su un metodo di procedere per nulla condivisibile, ma anche – conclude – favorendo una nuova fase all’insegna della chiarezza e dell’assunzione di responsabilità».