FOLLONICA – «La Società della Salute Colline Metallifere sta portando avanti regolarmente e senza alcun taglio i servizi socio-assistenziali di propria competenza, come l’assistenza domiciliare, quella residenziale, quella di carattere sociale…». Lo afferma il presidente della SdS delle Colline Metallifere, Giacomo Termine, in riferimento alle dichiarazioni del Movimento 5 Stelle di Follonica, sul taglio dei servizi ricreativi per i ragazzi e i bambini disabili.
«Diverso è il discorso per le attività ricreative per i bambini e i ragazzi disabili. In questo caso, infatti, non sono di diretta competenza della SdS, ma dei Comuni che, sulla base delle proprie disponibilità e risorse , purtroppo sempre più ridotte, organizzano attività di supporto di carattere educativo – prosegue la nota della Asl -. Ciononostante, fino a tutto il 2011, la SdS Colline Metallifere, grazie ad un finanziamento di 150 mila euro all’anno da parte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena finalizzato ad azioni extraistituzionali, ha offerto ai Comuni un sostegno economico per organizzare queste attività per i ragazzi e i bambini con handicap».
«Questo finanziamento è venuto meno e sono state bloccate tutte le azioni non espressamente attribuite alle SdS dalla normativa regionale in materia.È stata la stessa assemblea dei soci della SdS Colline Metallifere a prenderne atto, nel 2012, con una propria delibera che di fatto ha dovuto interrompere tutte le attività extraistituzionali – si legge ancora -. Laddove le risorse lo hanno consentito, i Comuni hanno comunque continuato a portare avanti questi progetti in proprio, in molti casi grazie alla collaborazione e alla disponibilità delle Associazioni di volontariato».
«Quanto alla legittimità delle SdS in Toscana, non è la prima volta che ci troviamo a rispondere a questi affermazioni. L’Ultima risale a meno di un anno fa. Evidentemente anche il Movimento 5 stelle di Follonioca si è perso un passaggio fondamentale nella querelle tra la Regione Toscana e la Corte Costituzionale, rispetto alla legittimità delle Società della Salute. La Regione, infatti, nella propria piena autonomia, ha ritenuto che le indicazioni di soppressione dei consorzi di funzioni tra gli Enti locali, imposte dalla Legge finanziaria 2010, non si applicassero alle SdS. Con questo indirizzo ha recentemente approvato una legge che prevede la permanenza di questi istituti, nel caso in cui i Comuni interessati intendano mantenerli in essere – conclude -. Tant’è che, in provincia di Grosseto, insieme a quella delle Colline Metallifere, continuano ad operare anche il Coeso-SdS per i Comuni dell’area Grossetana e la SdS Amiata grossetana per i Comuni montani».