GROSSETO – L’afa di origine africana si abbatte sull’Italia e Grosseto è la città toscana che sembra patirne maggiormente le conseguenze. Picchi di 36 gradi, uniti alle forti radiazioni del mese di luglio, rendono praticamente invivibile la città in questi giorni, con conseguenze sia sulle attività dei cittadini che sulle loro condizioni di salute generali. La foga dell’anticiclone Caronte si mescola nelle aree urbane pericolosamente all’inquinamento atmosferico, prodotto dai gas di scarico di un parco vetture circolanti sempre più vecchio e inadeguato alle normative anti-contaminazione più moderne. Dati del Centro Studi Continental mostrano dati sconcertanti sull’età dei veicoli che oggigiorno percorrono le strade italiane, con un’età media di 9 anni e 11 mesi (in Toscana la media è leggermente inferiore, solo 8 anni e 4 mesi), immatricolate quando ancora erano in vigore le normative Euro 3 ed Euro 4, mentre gli standard europei sulle emissioni inquinanti vigenti sono giunti alla 6a revisione lo scorso anno.
Chi vive nelle grandi città toscane, tra cui Grosseto, soffre ovviamente in maggior misura dell’inquinamento, specialmente durante le grandi ondate di calore. In assenza di forte vento o di piogge, i gas di scarico si accumulano inesorabilmente e minacciosamente sopra i tetti delle città, riempendo l’aria di sostanze nocive come ossidi di azoto e di zolfo, i quali, facendo reazione con il calore e l’umidità nell’aria, si trasformano in sostanze acide, quali acido nitroso, nitrico, solforoso e solforico, altamente corrosivi, che entrano nelle nostre vie respiratorie oltre a venire a contatto con occhi ed epidermide. Inoltre, la reazione tra raggi ultravioletti e ossigeno causa la produzione di ozono, che si accumula a bassa quota in quantità molto superiori al normale, affaticando la respirazione. E come se non bastasse, anche le polveri sottili aumentano in quantità e, a causa delle alte temperature che ci obbligano a tenere le finestre aperte, penetrano più facilmente anche in casa e quindi nelle nostre vie respiratorie, con gravissimi rischi soprattutto per anziani, bambini e persone con difficoltà respiratorie.
Urge trovare delle soluzioni a tali crisi, sia a livello istituzionale che personale. Anche se la Regione Toscana e i singoli Comuni continuano ad impegnarsi con forza nell’evitare gli alti numeri di giornate dove si sforano i livelli massimi tollerabili di inquinanti (29 giorni a Grosseto nel 2014, 4 in più del massimo consentito per legge), pare che iniziative lodevoli come la promozione di servizi di bike sharing e car sharing su tutto il territorio non siano abbastanza per sopperire ad un parco auto ormai “in età pensionabile”. Allo stesso tempo, anche l’iniziativa privata può aiutare in questa direzione. Approfittare di un mercato dell’usato in pieno risveglio in questo 2015, calcolare il valore di un’auto con i servizi oggi a disposizione e passare alla guida di veicoli rispettosi delle normative Euro 6, vetture elettriche o ibride, possono non solo far risparmiare sui costi di gestione e manutenzione dell’auto a lungo termine, ma anche arrecare beneficio all’atmosfera della città, all’ambiente e alla salute dei cittadini.