GAVORRANO – «Nessuna soluzione preconfenzionata. Noi vogliamo coinvolgere i cittadini e i professionisti condividendo le scelte» Replica così l’amministrazione comunale di Gavorrano alla proposta dell’opposizione di individuare la cava della Bartolina come sito di stoccaggio dei gessi e della richiesta di un’inchiesta pubblica.
Il percorso, voluto dalla giunta Iacomelli, prevede infatti che i cittadini partecipino ad una scelta importante sul futuro del Comune attraverso un “dibattito pubblico regionale” (leggi anche: LINK), una procedura individuata e disciplinata dalla Regione Toscana.
Inutile dunque in questa fase parlare di probabili siti di stoccaggio come la Cava della Bartolina o quella della Vallina, che da tempo sono viste, almeno nell’opinione pubblica, come eventuali opzioni.
«L’opposizione – dice il sindaco – per avere visibilità affronta temi e problematiche sempre con estrema superficialità. In questo caso (quello della futura destinazione dei gessi rossi) pur parlando di partecipazione dei cittadini viene propinata una soluzione preconfezionata senza affrontare nessuna delle problematiche connesse e fondamentali».
«Il tema è l’allocazione dei gessi Tioxide – spiega Elisabetta Iacomelli –, peraltro argomento sul quale molti cittadini si sono già interfacciati con l’amministrazione nel corso dei recenti incontri pubblici e dove è stato rappresentato il percorso intrapreso che vede la Regione come partner necessario nel dibattito pubblico nel quale devono intervenire figure professionali altamente specializzate capaci di dare risposte alle domande di cittadini ed amministratori».
«Il voler intraprendere un percorso partecipato – aggiunge – significa coinvolgere i territori e chi li abita in un processo che li vede partecipi sin dall’inizio, supportati da professionisti capaci di rispondere alle domande che verranno poste, non vuol certo dire presentare una decisione precostituita e convincere gli altri ad accettarla».
«L’opposizione, da sempre poco propensa al confronto ed alla condivisione, non, mostra di non aver ben compreso i termini del dibattito pubblico, strumento che abbiamo indicato come cardine della nostra volontà di acquisire insieme ai diretti interessati conoscenze indispensabili al decidere, nonché la consapevolezza dei temi che ci proponiamo di affrontare ed approfondire».
«Esprimo dispiacere – conclude il sindaco – per il comportamento dei Consiglieri di minoranza che, ancora legati a concetti di politica ormai superati, e sicuramente mal consigliati, tendono a formulare pacchetti già confezionati escludendo la libertà di pensiero e decisione che deve essere salvaguardata sempre e comunque e che costituisce il baluardo che noi vogliamo strenuamente difendere».