GROSSETO – «E’ un calendario venatorio che rispetta le leggi nazionali ed europee, che tiene conto delle indicazioni della scienza e che valorizza le tradizioni venatorie del nostro territorio. Per questo esprimiamo un giudizio positivo», così commentano i presidenti della Federcaccia (Luciano Monaci), dell’Arci Caccia (Claudio Sozzi) e dell’Anuu (Maurizio Capitini), aderenti alla Cct dopo l’approvazione del calendario venatorio integrativo per la stagione 2015/2016 da parte della Provincia di Grosseto.
«Il calendario presenta importanti novità a cominciare dall’inserimento del colombaccio tra le specie oggetto di prelievo in pre apertura. Questa volta siamo stati ascoltati e si è tenuto conto, finalmente, delle evidenze scientifiche che da anni sostenevamo allorché segnalavamo, senza essere ascoltati, che la caccia al colombaccio a partire dal primo giorno utile di settembre era compatibile con l’esigenza di conservazione della specie – aggiungono -. D’altronde le province limitrofe alla nostra l’avevano sempre prevista. La politica e le istituzioni , in questo modo, anche per altri accorgimenti presenti nel calendario, hanno dato un segnale positivo di attenzione alle nostre richieste. Un grazie al presidente della Provincia Emilio Bonifazi e a tutti i sindaci impegnati nell’amministrazione. Ci auguriamo ora, come da impegno preso, che con un decreto del presidente, possa essere anche aggiornato il regolamento della caccia al cinghiale riportando a 18 il numero minino dei cacciatori necessari per la composizione della squadre».
«Seguiremo da vicino l’evolversi della situazione – continuano i presidenti di Federcaccia, Arci Caccia e Anuu – fino al raggiungimento dell’obiettivo, così come sosterremo in un rapporto di giusta autonomia il lavoro del comitato di gestione dell’Ambito territoriale di caccia, unico per la provincia di Grosseto, perché la buona gestione possa far ottenere risultati utili e concreti nel rapporto con l’agricoltura, con l’esigenza di una migliore tutela ambientale e per promuovere una caccia di qualità e sostenibile. La partenza del lavoro dell’Atc è stato davvero convincente, si tratta ora di programmare tutte le fasi gestionali chiamando alla partecipazione cacciatori, agricoltori ed ambientali insieme agli enti locali».