GROSSETO – Vittoria di un consumatore e di Adiconsum Grosseto contro Poste Italiane per la riscossione di due buoni fruttiferi postali depositati nel 1998. Si tratta di due buoni fruttiferi postali, da 5 milioni di lire l’uno, aperti nel 1998, con scadenza a 17 anni e rimborsabili con capitale triplicato. Trascorsi i 17 anni, il consumatore si presenta agli sportelli di Poste per poter incassare i buoni ma gli viene data la notizia che anziché il capitale triplicato, come riportato sui buoni, potrà riscuotere soltanto il capitale raddoppiato per via di successivi decreti ministeriali.
L’Adiconsum di Grosseto, dopo il primo reclamo a Poste, si è subito rivolta all’arbitro bancario finanziario, rifacendosi alla sentenza della Corte di Cassazione che sancisce: “Nella disciplina dei buoni postali fruttiferi il vincolo contrattuale tra emittente e sottoscrittore dei titoli si forma sulla base dei dati risultanti dal testo dei buoni di volta in volta sottoscritti; ne deriva che il contrasto tra le condizioni, in riferimento al saggio degli interessi, apposte sul titolo e quelle stabilite dal decreto ministeriale che ne disponeva l’emissione deve essere risolto dando la prevalenza alle prime, essendo contrario alla funzione stessa dei buoni che le condizioni alle quali l’amministrazione postale si obbliga possano essere, sin da principio, diverse da quelle espressamente rese note al risparmiatore all’atto della sottoscrizione del buono”».