FOLLONICA – Un pomeriggio con Vittorio Sgarbi. E’ quanto accaduto al Caffè d’Arte Ceccarelli, dove il critico d’arte più famoso e discusso d’Italia, a Follonica per presentare il suo ultimo lavoro “Gli anni delle Meraviglie” da Piero Della Francesca a Pontormo, ha fatto sosta nello storico locale follonichese. Il motivo? Una mostra dell’artista toscano Luca Crocicchi – apprezzatissimo da Sgarbi – organizzata dal titolare del Caffè Maurizio Ceccarelli e da sua moglie Enrica in omaggio proprio al celebre critico d’arte.
Le undici opere esposte per l’occasione hanno suscitato l’interesse e e l’ammirazione di Sgarbi, per la bellezza e la raffinatezza con cui Crocicchi racconta, attraverso la delicatezza di una pittura quattrocentesca, suggestive scene di caccia, il sogno di una fanciulla seduta davanti ad un pozzo, piuttosto che l’attesa amorosa di una bella e giovane donna. Un pomeriggio davvero particolare, nel quale Sgarbi ha dato un saggio delle proprie conoscenze artistiche, ma dove si è anche soffermato su aspetti di strettissima attualità, concedendosi a tutto tondo ai pochi intimi invitati per l’occasione. Tra i vari coloriti aggettivi usati per l’occasione non poteva mancare il celebre “capra”, che il professore ha scherzosamente ribadito più volte.
«Siete stati davvero molto bravi ad organizzare tutto questo per me – ha detto Sgarbi – una bella mostra di un grande artista e di questo vi ringrazio. Faccio i miei complimenti e auguro al Caffè d’Arte di continuare ad organizzare eventi come questo». Il brindisi sullo splendido tramonto follonichese chiude il pomeriggio di Vittorio Sgarbi al Caffè d’Arte con una scena classica: il professore che dopo aver salutato tutti se ne va col telefono in mano e gli occhiali sulla fronte pronto per il prossimo impegno.