ORBETELLO – Non c’è alcun legame tra i cefali trovati morti in Giannella e la crisi che sta attraversando la Laguna di Orbetello. Lo affermano il sindaco Monica Paffetti e il biologo Mauro Lenzi.
«Sono stati segnalati, – afferma il sindaco Paffetti, – alcuni pesci liza aurata, una delle specie di cefali presenti nel Mediterraneo, trovati morti sulla Giannella. Si tratta di specie che si trovano sia in mare che nella laguna, ma in questo caso, secondo il biologo Mauro Lenzi, è impossibile che si tratti di pesci di lago. In prima battuta per la presenza delle griglie, con maglie di appena un cm, che impediscono al pesce di uscire laddove il canale di collegamento tra mare e laguna è stato aperto, senza scordare che il canale di Fibbia è invece chiuso con delle paratie».
«I cefali ritrovati morti, tra l’altro, mostrano evidenti segni di strozzamento da tramaglio ed è quindi probabile che siano state pescate nel golfo della Giannella e poi, dati gli effetti del caldo torrido che porta a un imbianchimento rapido del pesce nel tramaglio, ributtate a mare – precisa il sindaco -. Un discorso analogo vale per le alghe che si sono spiaggiate sempre in località Giannella, che in realtà non trattasi di alghe, ma bensì di piante superiori chiamate cymodea nodosa che si trova a largo della Giannella in praterie più o meno estese. Anche in questo caso, dunque, non vi è alcuna possibilità che le alghe provengano dalla laguna: pesci e piante provengono dal mare della Giannella.»