GROSSETO – «Le iniziative che da un po’ di tempo il Pd grossetano e l’amministrazione comunale stanno portando avanti lasciano a dir poco perplesso il M5S di Grosseto. Infatti si scopre che gli spunti delle mozioni del Movimento, presentate e regolarmente bocciate nel corso degli anni, vengono adesso ripresi e messi in cantiere con nomi diversi. Di fatto appare evidente che solo all’approssimarsi della campagna elettorale le idee del Movimento 5 Stelle cittadino vengono ritenute degne di attenzione e fatte proprie dal Pd». Così il portavoce dei pentastellati grossetani e consigliere comunale Giacomo Gori, interviene in merito alle mozioni presentate nel corso degli anni.
«Certo, quelle proposte e quelle delibere potevano essere state attuate anni fa, ma adesso il PD locale, sempre più a corto di idee, segue la linea di quello nazionale: nel tentativo di riconquistare il consenso di troppi cittadini delusi va a cercare nei cassetti d’altri ciò che prima era stato ignorato o respinto. Adesso, si chiede aiuto alle associazioni, in una girandola di iniziative che però hanno il solito difetto: sono gestite in “salsa di partito”, molto distanti da quello che è lo spirito e soprattutto il metodo del M5S. Cambiato il nome, purtroppo cambia anche la sostanza: per esempio, “l’amministrazione condivisa”, proposta da tempo dal Movimento nella assemblea comunale e totalmente ignorata dal PD, tanto per dirne una, adesso viene rievocata e presentata col nome di “Grosseto Partecipa” – precisa Gori -. Macroscopico difetto è la messa in cantiere con il sistema vecchio e mai abbandonato della spartizione degli incarichi ai soliti amici e lo sperpero di denaro pubblico per qualche voto in più. Non aveva questi fini la proposta del M5S, che nella sua mozione, come sempre, indicava con trasparenza costi e modalità di attuazione».
«Oppure l’iniziativa che è stata chiamata “Il Comune a portata di mano”, è stata evidentemente scopiazzata da una proposta identica, con tanto di portale gratuito, fatta a suo tempo dal Movimento, che, tra l’altro, non sarebbe costata nulla, mentre quella proposta dal Pd costa ai cittadini una cifra consistente, compresi gli oneri relativi al personale degli uffici di Corso Carducci, in netto sovrannumero. Il M5S di Grosseto ovviamente mette in guardia la cittadinanza a valutare bene tra quelle che sono state le mozioni del Movimento, e quelle similari del Pd, presentate come novità, in veste elettorale. Non fosse altro per un legittimo orgoglio di paternità – precisano ancora i pentastellati grossetani -. Sono solo due esempi di come si stia letteralmente copiando il M5S, ed è ovvio che lo si fa a causa dell’avvicinarsi delle elezioni. Come quegli studenti scansafatiche che non combinano un niente per tutto l’anno scolastico e agli esami, si scoprono a sbirciare nel foglio degli altri, magari riportando fischi per fiaschi per non capirne il succo. Andrebbe detto che più che scopiazzare dovrebbero, come primo passo, uscire veramente dalle stanze del partito, e soprattutto uscire da quella miriade di interessi economici, società, cooperative, consorzi e via dicendo che lo tengono in vita».