ORBETELLO – Crisi in laguna, parametri in miglioramento. Proseguono le operazioni di monitoraggio e di pompaggio di ossigeno. Una situazione che viene seguita da vicino anche dal Comune di Orbetello dopo la moria di pesci di alcuni giorni fa (Leggi anche: Troppe alghe, acqua calda e poco ossigeno: moria di orate nella Laguna di Orbetello)
“Il primo dato positivo, – afferma il sindaco Monica Paffetti, – è che i parametri di ossigeno nell’acqua dello specchio di levante stanno migliorando. A oggi non si sono registrate nuove morie di orate, pesci particolarmente sensibili a questi sbalzi termici. Tuttavia ancora non si può parlare di una risoluzione della crisi, legata anche alla situazione metereologica generale e alle temperature dell’aria. Al momento si sta proseguendo con l’azione di pompaggio dei venti macchinari installati due notti fa, modificando la circolazione dell’acqua.”
“Il pesce morto, grazie ai Pescatori e ATI è stato smaltito con prontezza, al fine di evitare che il pesce potesse andare in decomposizione con spiacevoli conseguenze che ne sarebbero seguite. I Pescatori di Orbetello stanno svolgendo un ottimo lavoro, in qualità di esecutori all’interno del progetto di gestione dell’accordo di programma con la Regione: tutto il pesce è stato smaltito, secondo legge, attraverso ditte specializzate. La situazione della laguna di Ponente, sulla quale sono stati effettuati i maggiori interventi per il problema delle alghe gode al momento di un buono stato di salute e non si registrano problematiche, il problema è concentrato esclusivamente a levante. Il pesce, che si concentra nella zona di Ansedonia, è ben ossigenato e non presenta segni di cedimenti di salute. “
“Siamo consapevoli, – prosegue il sindaco, – della necessità della riattivazione del Laboratorio, chiuso per il taglio dei fondi dell’Università di Siena e del MPS, ma siamo consapevoli altresì che il laboratorio non dovrà in futuro costituire una struttura atta alla mera ricerca scientifica, ma che debba costituire la base per un tavolo blu che riguardi sia la pesca sia l’acquacoltura, al fine di catalizzare in un unico tavolo le potenzialità del territorio. La nostra volontà è quello di riaprirlo non appena saranno reperiti i fondi necessari.”