CASTELL’AZZARA – Castell’Azzara e i suoi abitanti hanno da sempre un rapporto particolare con ciò che si trova “dentro la terra”. Fin dai tempi degli Etruschi, che venivano a cercare cinabro sulle pendici della montagna castellazzarese, la terra ed i suoi frutti sotterranei hanno sempre caratterizzato le principali attività economiche, e non solo, di quest’area. Un legame fortissimo e duraturo, denso di suggestioni, che come una sottile linea rossa tra passato e presente, connette le vecchie miniere, le moltissime grotte carsiche ed il prezioso tartufo.
Proprio questo “diamante della terra” sarà il protagonista indiscusso della kermesse Dentro la Terra – Festa del Tartufo d’Estate che si terrà venerdì 24 e sabato 25 luglio a Villa Sforzesca, organizzata dal Comune di Castell’Azzara e dall’associazione Tartufai dell’Amiata. Due giorni di eventi, conferenze, degustazioni e musica, interamente dedicati a questa eccellenza naturale ed enogastronomica che, come ricordano gli organizzatori «è presente nel territorio di Castell’Azzara in tutte le specie commestibili, confermando in tal modo la qualità ambientale, ma anche le peculiarità e la naturalità dei nostri boschi. Non a caso, oramai da molti anni, Castell’Azzara è diventata una della Città del Tartufo, non solo per salvaguardare le zone tartufigene, ma anche per promuovere e valorizzare una così importante risorsa, che si spera in futuro possa diventare uno dei volani di sviluppo del territorio».
Si parte il pomeriggio di venerdì 24 luglio con la mostra di Mini Architetture di Carlo Alberto Torlai (ore 18) per poi proseguire con il “Certame del Tartufo”, l’ormai tradizionale gara culinaria, giunta alla sua quarta edizione, tra proloco e associazioni del Monte Amiata (ore 20.30). A colpi di mestolo, padelle e, ovviamente, tartufo, le associazioni si sfideranno sotto l’occhio vigile di una giuria di esperti, cercando di accaparrarsi anche il consenso di quella popolare.
Il giorno seguente (sabato 25) sarà invece tutto dedicato alla famiglia Sforza, ex conti di Santa Fiora e proprietari di Villa Sforzesca, che con i tartufi, o meglio “taratufoli” come solevano chiamarli, avevano un rapporto particolare e privilegiato del quale parleranno, nel corso del pomeriggio (ore 18), Zeffiro Ciuffoletti, ordinario di storia dell’Università di Firenze e noto esperto di alimentazione, Carla Benocci, direttrice di Villa Pamphili, vera conoscitrice delle vicende di casa Sforza, e Maurizio Mambrini, giovane storico dell’alimentazione. Alla sera si potrà poi idealmente cenare con gli Sforza, gustando piatti a base di tartufo ispirati alle ricette della antica casata nobiliare (ore 20.30).
Per quanti invece volessero provare l’ebrezza di scovare questo prezioso frutto della terra, su prenotazione la mattina di sabato, ci sarà la possibilità di trasformarsi in tartufai per un giorno, partecipando alla ricerca del nero di Castell’Azzara nella Riserva Naturale del Monte Penna, accompagnati da uno dei membri dell’Associazioni Tartufai dell’Amiata (tel. 370 3043395).
Non resta quindi che recarsi a Villa Sforzesca per immergersi nel tipico profumo penetrante e persistente che contraddistingue il tartufo e gustarlo a prezzi veramente promozionali, allietati il venerdì dalle dolci note jazz del chapman stick Atreio e sabato dalle musiche barocche di Sabine Cassola e Remo Guerrini, con in mano un bicchiere di un’altra grande eccellenza del territorio amiatino che sono i vino del Consorzio del Montecucco.