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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Riprende la battaglia dei comuni maremmani contro la chiusura degli uffici postali. Catiglione della Pescaia si mette in prima linea perché rischia di perderne ben due: si prospetta la cancellazione definitiva dello sportello di Buriano e la chiusura parziale di quello di Punta Ala. E il sindaco Giancarlo Farnetani non ci sta e annuncia battaglia. Ma facciamo un passo indietro per ricordare i passi cruciali di questa vicenda.
Il Comune di Castiglione ha già proposto ricorso al Tar contro il primo provvedimento fatto da Poste italiane il 4 febbraio 2015 che prospettava la chiusura degli uffici postali di Buriano (chiusura permanente) e di Punta Ala (chiusura da novembre ad aprile).
Successivamente, con nota del 27 aprile 2014, il direttore della filiale di Grosseto di Poste italiane comunicava l’intenzione di differire i provvedimenti di chiusura dopo un confronto con il sindaco Farnetani.
Per questo motivo, il Tar della Toscana in sede di esame dell’istanza di sospensione proposta da vari comuni, ha ritenuto di non dover entrare nel merito dei provvedimenti di chiusura, dato che la loro efficacia era stata differita.
“Proprio per concretizzare il confronto con Poste italiane – spiega il sindaco Farnetani -, previsto anche dal contratto di programma, avevo richiesto in data 29 aprile, un incontro per rappresentare le esigenze della collettività locale e cercare una soluzione alternativa alla chiusura degli uffici anche mediante aperture per soli alcuni giorni settimanali.
La richiesta di incontro non solo è stata rifiutata ma, in data 2 luglio, mi è giunta (a me come ad altri numerosi comuni della Toscana) nota con la quale si comunicava nuovamente l’intenzione di Poste italiane di chiudere definitivamente l’ufficio postale di Buriano e di modificare l’orario (senza ulteriore specificazione) di quello di Punta Ala a partire dal prossimo 7 settembre 2015.
Contro questo ulteriore provvedimento di chiusura il Comune ha deciso di ricorrere nuovamente al Tar della Toscana chiedendone l’annullamento e nominando difensore il legale del comune avv. Daniele Falagiani”.
“Con il ricorso per motivi aggiunti – comunica il legale del Comune Falagiani -, verrà chiesto l’annullamento del provvedimento di chiusura per violazione del contratto di programma, che impone la partecipazione delle istituzioni rappresentanti la collettività locale prima dell’adozione di provvedimento di chiusura o rimodulazione degli orari; per l’insufficienza della sola motivazione relativa al supposto disequilibrio economico, dato che si tratta di uffici che erogano un servizio pubblico definito a livello comunitario di carattere universale ed infine per violazione dei parametri minimi previsti dal Dm 7 ottobre 2008”.