GROSSETO – Proprio nei giorni in cui sono uscite le motivazioni della sentenza di condanna dell’ex comandante Francesco Schettino per il naufragio della Costa Concordia, il Rotary Club di Grosseto guidato dal neo presidente, Generale Giuseppe Vilardo, ha avuto l’onore e il piacere di ospitare in una serata interessantissima l’Ammiraglio Stefano Tortora.
Allievo dell’Accademia Navale di Livorno, laurea con lode in Ingegneria Navale e Meccanica all’Università di Genova, tre figli e quattro nipoti. Quasi mezzo secolo a bordo, sempre al servizio della Marina. Quattro le onorificenze collezionate: Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, Medaglia Mauriziana al “Merito di 10 Lustri di Carriera Militare”, Medaglia militare al “Merito di Lungo Comando” e Croce d’Oro con stelletta per Anzianità servizio.
Comandante logistico della Marina militare, l’Ammiraglio ha seguito dall’inizio alla fine l’operazione di recupero di Concordia. Designato dalla Protezione Civile come membro della commissione tecnica per l’osservatorio di monitoraggio sulla rimozione, ha relazionato su questa impresa titanica, la prima nel suo genere.
Davanti ad un pubblico attentissimo ha illustrato, anche con video, i momenti salienti dell’impresa e ricordato il team che ha permesso la vittoria. Un gruppo di persone coese, rispettose e sempre unite che sono state la forza dell’impresa. Una squadra potentissima e un’esperienza personale ed umana indimenticabile, una vittoria anche per l’Italia, ha detto non senza commozione.
Al termine ha citato Nelson Mandela per testimoniare lo spirito con il quale tutti, ma proprio tutti, hanno lavorato: «Una grande impresa sembra sempre impossibile, ma poi si arriva in fondo con l’impresa realizzata».