FOLLONICA – «L’ex ilva ed il parco centrale devono diventare la porta principale per la visita e la comprensione del territorio». La pensano così i rappresentanti di Gente di Follonica, la civica che sostiene insieme al Pd l’amministrazione del sindaco Andrea Benini. Per questo propongono una serie di interventi per riqualificare l’intera area.
«Il recupero dell’area ex ilva – dicono – deve procedere ed essere prioritario per la riqualificazione della città e della sua vivibilità. Di più, il parco centrale (discutibile quanto vogliamo, ma c’è e non lo possiamo abbandonare) trova la sua occasione di valorizzazione solo se “agganciato” all’area ex ilva ed al territorio».
«In modo estremamente sintetico indichiamo un percorso, fatto di strategie a medio – lungo termine e di operazioni da attivare subito, su alcune delle quali abbiamo presentato un’interrogazione: individuare l’Assessore che si occupi in modo costante dell’acquisizione dell’area ex ilva, obiettivo imprescindibile per dar senso a quanto già speso, agli investimenti futuri ed alla gestione del complesso e degli edifici; liberare l’area da occupanti abusivi, murando (in attesa del recupero) l’accesso agli edifici non utilizzati (pericolosi e non abitabili in modo dignitoso); ripartire dal piano di recupero vigente (vi sono indicate funzioni, destinazioni degli spazi aperti, interventi edificio per edificio, ecc.), verificare rapidamente eventuali aggiustamenti ed iniziare le manutenzioni urgenti (tetto della torre dell’Orologio, recupero dell’ex sede di RDF) con costi contenuti (sacrificando in bilancio opere spesso non essenziali); attivare la progettazione definitiva delle due piazze, per le quali c’è un progetto vincitore del concorso di idee, evitando di ripartire da zero con nuovi progetti, magari di minore qualità; predisporre subito un bando per la gestione del bar del Teatro, affinché sia aperto quotidianamente, per riportare la vita ed il controllo sociale nell’area; aprire il varco nel muro “magonale”, lato parco della Rimembranza (dove eliminare il parcheggio temporaneo) per collegare direttamente l’ex ilva al parco centrale all’altezza del ponte pedonale appena realizzato; creare un percorso tipo “trekking” nel complesso, aprendo al pubblico anche la Fonderia 1 (per ora solo come visita al fabbricato), attivando da subito iniziative per renderla il centro e la porta di un parco agricolo territoriale che coinvolga attivamente le aziende del territorio (Cornia, Pecora e Colline), che dovrebbero costituire la risorsa principale del Parco Agricolo, compresa una rete di percorsi turistici del cibo e del vino; “trasformare” il parco centrale in un giardino botanico, organizzando una passeggiata dalla Fonderia 1 al ponte pedonale all’area mercatale (trasformata in alboreto delle specie tipiche maremmane con pannelli informativi, mantenendo liberi gli spazi per il mercato) e proseguire verso l’arena spettacoli (terrazzata, se necessario, e piantumata a “giardino degli odori”), per giungere all’area verde tra la Gora delle Ferriere e Viale Europa, organizzata per zone rappresentative dei diversi habitat della nostra terra (macchia, coste rocciose, castagni, querce e sughere, ambienti palustri, ecc.), con i riferimenti didattici e geografici per capire dove vedere gli ambienti ricostruiti (Parco di Montioni, Parco della Maremma, Parco della Sterpaia, ecc.)».