FIRENZE – Continua l’impegno della Regione per garantire una distribuzione sempre più capillare dell’assistenza farmaceutica sul territorio e contribuire a frenare perdita di servizi e impoverimento della qualità di vita fino allo spopolamento nelle zone svantaggiate.
Un impegno che sulla base della legge 37 del 2004, prima a suo tempo in Italia, avviene attraverso un contributo concesso alle farmacie “svantaggiate”, ubicate cioè in zone disagiate. Per l’anno in corso sono stati stanziati 300.000 euro, che potranno essere richiesti dalle farmacie aventi diritto, in base a criteri specifici, come contributo al mantenimento dell’esercizio.
“Il diritto alla salute significa tra l’altro anche pari opportunità di accesso ai farmaci – afferma l’assessore Stefania Saccardi – Con il sostegno alle farmacie pubbliche e private collocate in situazioni di svantaggio rispetto ad altre e dunque a possibile rischio di chiusura, la Regione vuole contribuire a far sì che capillarmente i cittadini abbiano le stesse possibilità, anche quando vivano in zone meno accessibili, di rifornirsi dei prodotti farmaceutici necessari”.
Il contributo per singola farmacia, che ha un tetto massimo di 12.000 euro (lo scaglione più basso è di 6.000 euro), è concesso fino all’esaurimento dell’importo stabilito per questo anno. Il requisito principale è quello di non aver superato nel 2014 come volume d’affari i 329.000 euro (dato ricavabile dalla dichiarazione Iva). Per le farmacie che hanno aperto l’attività nel corso del 2014 il volume d’affari sarà calcolato con una proiezione mensile.
La scadenza delle domande da parte dei titolari di farmacie pubbliche e private è il 30 settembre 2015 utilizzando i moduli predisposti e scaricabili dal sito della Regione www.regione.toscana.it/sst. La graduatoria sarà redatta entro la fine del 2015.