GROSSETO – “Ancora una volta è la Maremma a pagare a caro prezzo l’ennesimo taglio di servizi essenziali. Sono 16, infatti, gli uffici postali destinati alla chiusura o alla riduzione oraria secondo il piano di tagli di Poste Italiane, in località piccole e servite male che, adesso, dovranno fare i conti con l’ennesima penalizzazione. I Maremmani non sono cittadini di seconda categoria, nè possiamo accettare che a ritenerli tali sia un’azienda ad intero capitale pubblico: Poste Italiane sospenda subito il suo piano scellerato e il Governo apra un tavolo con gli Enti Locali per individuare soluzioni condivise”. A chiederlo è il coordinatore provinciale di SEL Grosseto, Marco Sabatini.
“Insieme alle parlamentari toscane di SEL, on. Marisa Nicchi e sen. Alessia Petraglia, chiederemo un incontro al prefetto di Grosseto per sapere come intenda intervenire per scongiurare la sospensione di in servizio pubblico fondamentale soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, per gli anziani e per tutti i cittadini che saranno costretti a percorrere chilometri per riscuotere la pensione o ritirare una raccomandata. Davanti al vergognoso disimpegno del Governo, proprietario al 100% di Poste Italiane, assistiamo ad una grande mobilitazione delle comunità locali. Proprio ieri, a Ravi, in un’assemblea partecipatissima, abbiamo lanciato la proposta di individuare alcuni locali comunali per ospitare, almeno una volta alla settimana, un ufficio postale oppure di realizzare uffici postali mobili che sopperiscano a queste chiusure. Siamo allibiti di fronte all’inerzia mostrata dal Governo in tutta questa vicenda, mentre già da tempo gli uffici postali hanno perso la loro vocazione di servizio al cittadino per trasformarsi del tutto in istituti di credito e bazar commerciali”.
“Pereta, Santa Caterina, Selva, Montorgial, Ravi, Torniella, Borgo Carige, Buriano, Monticello Amiata, Talamone: ecco gli uffici postali che chiuderanno del tutto e che taglieranno fuori migliaia di cittadini di serie B. Del resto – conclude Sabatini – sottorappresentanta, ignorata, considerata solo quando si tratta di distruggerla con qualche opera scellerata, la Maremma è ormai la Cenerentola della Toscana, che si tratti della Regione o del Governo. Anche per questo vogliamo essere tenaci in questa battaglia, in difesa di un servizio pubblico, della nostra terra, della nostra dignità”.