GROSSETO – Gli allevatori battono un colpo e le istituzioni rispondono. A pochi giorni dal suo insediamento l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi ha voluto incontrare a Massa Marittima, insieme al presidente della commissione agricoltura alla Camera, Luca Sani, e al neo consigliere regionale, Leonardo Marras, il mondo degli allevatori con Coldiretti, rappresentata dal suo vice presidente Massimo Neri e dal direttore Andrea Renna, Confagricoltura nella persona del suo presidente, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dalla responsabile del settore Ovino, Angela Saba e dal presidente di Cia, Enrico Rabazzi, che avevano chiesto di riportare l’attenzione sulla questione della predazione di lupi ed ibridi.
Nell’incontro massetano è stato fatto il punto della situazione ricollegandosi al documento che le stesse associazioni avevano sottoscritto insieme a undici sindaci e rappresentanti di altre categorie. “L’assessore, una volta preso atto del documento, – hanno spiegato le associazioni – ha convenuto di organizzare un altro incontro, tra due settimane, con noi istituzioni e delegazioni degli allevatori nel corso del quale dare attuazione al programma del piano strategico regionale per mettere in atto concretamente tutte quelle misure finalizzate a dare ossigeno al settore”.
Tra le azioni da intraprendere l’innalzamento del de minimis, la refusibilità del danno diretto e indiretto, aspetti sul quale Luca Sani ha assicurato il suo impegno a livello di commissione agricoltura verso il Governo, ma anche l’affrontare il problema della cattura e del collocamento degli ibridi e ricreare attenzione e mettere in pratica tutte quelle iniziative che a livello di piano strategico regionale erano state attivate e che avevano trovato una parziale applicazione.
“L’assessore ha chiaramente percepito la gravità della situazione e per questa ragione ha convenuto nel muoversi con risolutezza e immediatezza. Dal canto nostro – hanno detto i referenti delle associazioni – siamo soddisfatti di aver rilevato un rinnovato impegno da parte dell’assessore che, nonostante il recente insediamento, ha dimostrato di voler mettere subito mano a questa vicenda che si protrae da troppi anni e che rischia adesso di mettere in ginocchio l’intero settore allevatoriale ovino maremmano”.