FOLLONICA – Una anno fa il sindaco Andrea Benini quando presentò la sua giunta assegnò ad ogni assessore un “progetto speciale”. Un anno dopo la stessa giunta si è presentata alla città per fare un focus, assessore per assessore, proprio su quei progetti.
Innovativi, strategici e ambiziosi i cinque progetti per migliorare Follonica sono andati avanti nel corso degli ultimi 12 mesi e oggi il sindaco con la sua squadra ha fatto il punto della situazione.
Quali sono i progetti: cinque idee per la città – Si va dal “Patto civico per la bellezza urbana” (Andrea Pecorini) a Follonica Led (Mirjam Giorgieri), dalla Cittadella del Carnevale (Alberto Aloisi) al Tavolo degli eventi (Massimo Baldi) all’ambizioso studio per la riqualificazione dell’area Ex Ilva (Barbara Catalani).
A che punto siamo – «Come avevo chiesto all’inizio del mandato – spiega Benini – da parte di tutti c’è stato il massimo impegno. Nessuno può dire che non ci abbiamo messo la faccia. Abbiamo incontrato tante persone e ci siamo confrontati sui problemi della città. Oggi facciamo una verifica su quello che abbiamo fatto e credo che sia la prima volta che un’amministrazione si mette a disposizione della città per fare il punto sulle varie azioni di governo».
Tutto sui progetti, assessore per assessore – Quali sono i risultati raggiunti in questo primo anno. A sentire sindaco e assessori «a buon punto». Ma andiamo a conoscere i vari particolari. Torneremo poi nei prossimi giorni a parlare singolarmente dei vari progetti. Oggi intanto diamo uno sguardo generale sullo “stato di avanzamento” raggiunto.
• Patto civico per la bellezza urbana – Era stato assegnato al vicesindaco Andrea Pecorini. «Abbiamo attivato il bando “Adotta e cura la città”: ci sono state già 12 richieste da noi accettate e otto già operative per l’adozione di spazi pubblici da riqualificare. Spazi, come la rotonda tra via della Pace e via Europa, che vengono curati da associazioni e privati. Parlando di decoro si sta concludendo in questi giorni la riqualificazione della pineta di ponente, ed è in corso la sistemazione degli accessi a mare a Pratoranieri. A breve sarà recuperata anche la pineta di “Sciantella”, sempre a Pratoranieri. Unico neo non siamo riusciti a formare la squadre di volontari per il decoro».
• La Cittadella del Carnevale – Assegnata ad Alberto Aloisi è da anni uno dei sogni del Comitato Carnevale. «Siamo quasi al progetto definitivo e abbiamo concluso tutta la fase legata alla previsione urbanistica». Ci vorrà un investimento privato da 3 milioni di euro (leggi anche:Cittadella, avanti tutta. Ecco come sarà la “casa” del Carnevale di Follonica).
• Area Ex Ilva – Qui la situazione è da sempre complessa. L’area è di proprietà del demanio e questo rende più difficile fare programmazione. «Abbiamo già attivato il tavolo – spiega Barbara Catalani – con demanio e soprintendenza e l’obiettivo è arrivare tra tre anni all’acquisizione completa e definitiva. Da evidenziare la riapertura della Leopolda, il nuovo teatro della città (nella foto), la conclusione dei lavori della Fonderia 1 e i progetti con le scuole attivati con il Magma».
• Follonica Led – Il progetto viene seguito da Mirjam Giorgieri. «Stiamo lavorando al bando. Si tratta di sostituire tutta la pubblica illuminazione della città con lampade a led. Questo ci consentirà di risparmiare su quelo che paghiamo per elettricità e manutenzione. Sono circa 500 mila euro. La metà, cioè i fondi che risparmieremo, saranno investiti per progetti di smart cities come hotspot per copertura wifi, video sorveglianza e una migliore qualità dell’illuminazione».
• Tavolo degli eventi – È il progetto curato da Massimo Baldi. «In un anno siamo riusciti a far nascere il tavolo degli eventi superando guerre e incomprensioni tra operatori, associazioni e altri soggetti. A marzo scorso c’è stata la prima assemblea che ha individuato subito i membri del tavolo. Dal 1 aprile il tavolo si riunisce praticamente ogni mese. Dal tavolo sono stati creati anche due “sotto tavoli”: no si occupa di avvicinare eventi sportivi e operatori turistici e l’altro di come poter sviluppare in futuro il Vox Mundi festival».