GROSSETO – Il consiglio direttivo della Pro Loco di Grosseto si è riunito oggi, venerdì 10 luglio, nell’ufficio del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, e ha votato per scegliere tra i nominativi selezionati, il prossimo Grifone d’Oro.
Quest’anno la scelta è caduta su Tommasini Cicli, azienda leader nella costruzione e vendita di biciclette su misura di alta concezione.
Il Grifone sarà consegnato dal presidente della proloco Umberto Carini alla presenza del sindaco Emilio Bonifazi la sera del prossimo 10 agosto in piazza Dante, di fronte alle autorità e alla cittadinanza in occasione delle celebrazioni del Patrono di Grosseto, San Lorenzo, nell’intervallo del concerto eseguito dall’orchestra Città di Grosseto.
«Quella del Grifone è un’onorificenza importante – ha ricordato il sindaco Emilio Bonifazi – che ogni anno la città di Grosseto assegna a soggetti, persone o imprese, che si sono distinte per impegno verso la città e per l’eccellenza che hanno saputo costruire negli anni: è il caso dell’azienda Tommasini, che rappresenta come un grande esempio di imprenditoria, competenza e impegno uniti alla grande passione dei suoi fondatori e di tutti coloro che vi lavorano».
Tommasini Cicli: un’azienda da premio – Tommasini prende il nome dal proprio fondatore Irio Tommasini che ha speso la maggior parte della sua vita intorno alle biciclette sia come maestro artigiano, sia nel mondo delle corse come ciclista. Grazie alla sua esperienza acquisita in una grande azienda milanese, nel 1957 nasce in Toscana la Tommasini che negli anni Settanta estende la sua produzione e allarga la rete di vendita in Italia e all’estero. Tutto ciò grazie all’innata passione giovanile per le due ruote, accompagnata da genialità e da una buona dose di coraggio imprenditoriale, Irio impianta, con la collaborazione della moglie Anna, una fabbrica di biciclette da corsa su misura, vanto per l’intera città.
Se per alcuni parlare di biciclette su misura è una bugia e per altri un’utopia, per Irio Tommasini è semplicemente la regola, tanto da poter essere considerato l’altra faccia del ciclismo, colui che crea lo strumento più idoneo per la prestazione.
Facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti dall’amico Giuseppe Pelà, uno degli storici specialisti del settore, Tommasini inizia a costellare l’attività di soddisfazioni sia per le ordini, sia per le vittorie conseguite dai più famosi corridori professionisti italiani e stranieri che montano le sue biciclette.
L’abilità delle mani e la forza della passione fanno di Irio un vero artigiano, tanto che l’intera lavorazione delle sue biciclette segue proprio il criterio artigianale, che si traduce in amore verso il proprio lavoro e cura maniacale dei particolari, aspetti fatti propri anche dalla moglie, dalle figlie Roberta e Barbara e dai rispettivi generi Valfrido e Alessandro.
Materiali tradizionali come l’acciaio e innovativi come il carbonio vengono combinati e interpretati all’insegna della tecnologia con un gusto e un tocco assolutamente personali. In quest’ottica è stata realizzata anche la sagoma Custom delle tubazioni di acciaio, titanio, carbonio e alluminio, che rendono i telai accattivanti nell’estetica e performanti nelle geometrie predisposte da Irio. Ci sono anche sigle, come VLC2, che rappresentano l’ultima evoluzione dei modelli totalmente in carbonio top di gamma, realizzati con misure personalizzate per i clienti.
Grazie alla maestria artigiana tramandata di generazione in generazione i telai Tommasini erano e sono tutt’’oggi apprezzati sia per le rifiniture che per le misure. Molti corridori dilettanti e professionisti si sono affidati e continuano ad affidarsi all’azienda vincendo con questi telai. I telai Tommasini, quindi, sono sinonimo di qualità grazie alla tradizione, ma anche a controlli rigorosi che vengono eseguiti in ogni fase della lavorazione.
Oggi come ieri la lavorazione dell’azienda rimane artigianale premiando quindi esperienza e scelta dei materiali migliori. L’abilità e l’impegno del Tommasini sono stati riconosciuti all’estero, con importanti commesse nel mondo, ma anche in casa, tanto che la Camera di Commercio di Grosseto gli ha concesso il premio “Orgoglio toscano, orgoglio maremmano”.