GROSSETO – Sinistra Ecologia e Libertà esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Eurovinil. «La notizia del fallimento dell’incontro tenuto al Ministero dello sviluppo economico con i vertici dell’azienda è l’ennesima catastrofe occupazionale per la città di Grosseto e per l’intera Maremma. Ormai nella nostra provincia siamo di fronte ad una carneficina quotidiana di posti di lavoro. Non citiamo tutte le crisi aziendali in corso o purtroppo già definite perché sono troppe e ci dimenticheremo sicuramente di qualcuna. Il caso dell’Eurovinil è però emblematico, in un momento molto particolare per il futuro dell’Europa».
«Se la politica e la democrazia continuano a non prendere in mano il futuro del continente lasciandolo esclusivamente al liberismo economico ed alle scorribande delle multinazionali non ci sarà futuro per nessuno – aggiungono da Sel -. Crediamo che purtroppo questo Governo ed il partito che lo guida e che tra l’altro ha anche una foltissima rappresentanza a Strasburgo e Bruxelles, in più occasioni abbiano dimostrato di andare in tutt’altra direzione e cioè quella di conservare ed ampliare i diritti delle grandi imprese e delle multinazionali e distruggere quelli dei lavoratori».
Per Fratelli d’Italia-An c’è «Rammarico e indignazione per il metodo utilizzato dai vertici di Eurovinil nel liquidare la pratica licenziamenti degli operai. Ancora la nostra città è vittima di multinazionali senza scrupoli che prediligono la globalizzazione con manodopera a basso costo, calpestando la dignità dei lavoratori e delle famiglie grossetane. Azienda sana, si dice, che opta per il licenziamento. Un’altra perdita di posti di lavoro considerevole, dopo quella di Mabro e di altre aziende locali che inesorabilmente chiudono i battenti».
«Siamo vicini ai lavoratori dell’Eurovinil e tutto il partito auspica una soluzione diversa al puro e semplice licenziamento che farebbe saltare molte opzioni a tutela dei lavoratori. La situazione occupazionale nella nostra provincia è disastrosa e non vi sono prospettive a breve periodo per rivedere il sereno. E’ onere di tutti, specialmente della politica, chiedere le motivazioni che spingono aziende con tanti dipendenti a fare scelte in barba a coloro che vi lavorano, con il conseguente peggioramento occupazionale e sociale che una situazione del genere porta inevitabilmente con se nel territorio. Il settore manifatturiero è una ricchezza che Grosseto e tutta l’Italia deve salvaguardare, per impedire che i nostri giovani siano costretti ad andare altrove per lavorare».