GROSSETO – «Il latte in polvere non è vero latte» La Coldiretti tuona contro la commissione europea che avvalla l’uso di latte in polvere per fare formaggi. Se ne è discusso ieri sera durante l’assemblea ordinaria di Coldireti Grosseto. La Commissione dell’Unione Europea ha inviato all’Italia una diffida per chiedere la fine del divieto di utilizzo del latte in polvere, concentrato e ricostituito per la preparazione di prodotti lattiero caseari. «Dall’11 aprile del 1974 l’Italia aveva deciso di vietare ai caseifici l’uso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare al fine di mantenere alta la qualità dei prodotti caseari e di salvaguardarne l’autenticità». Ricorda la Coldiretti.
«Questo è l’ennesimo affronto che dobbiamo subire noi e che dovranno subire i consumatori – spiega Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto -. Noi continuiamo a chiedere trasparenza e tracciabilità, mentre l’Europa in questo modo crea confusione a apre spazi a produzioni che con la qualità del made in Italy non hanno nulla a che vedere.Gli agricoltori e gli allevatori della Coldiretti di Grosseto sono pronti a schierarsi contro ogni tentativo di produrre i formaggi con la polvere, come vorrebbe l’Unione Europea, invece che con il latte come deve essere».
La decisione della Commissione europea si tradurrebbe in un inganno a danno dei consumatori, oltre ad una evidente concorrenza sleale nei confronti dei trasformatori che utilizzano esclusivamente latte fresco. Una caratteristica distintiva e straordinaria della produzione lattiero-casearia maremmana è la sicurezza alimentare e la qualità che esprime, oltre alla elevate caratteristiche nutrizionali che offre il latte.
«Se la diffida sarà accolta a farne le spese, ancora una volta, sarà la qualità dei nostri formaggi e degli yogurt. Coldiretti Grosseto continua a battersi affinché vengano mantenuti i posti di lavoro negli allevamenti e vengano salvaguardate e premiate la biodiversità e la tradizione casearia maremmana e toscana in generale, senza i condizionamenti delle lobbies delle multinazionali» conclude il direttore di Coldiretti Grosseto Andrea Renna.