di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – La città perde la sua realtà sportiva più importante. Piero Camilli non ha iscritto il Grosseto, cancellando la parola professionismo dal calcio maremmano. «Forse si poteva scrivere un epilogo diverso, dispiace che sia finita così – commenta il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi -. Camilli è persona dalle grandi capacità con due requisiti importanti per il mondo del calcio: la disponibilità economica e le competenze nelle scelte. Tanti meriti dei successi del Grifone vanno riconosciuti a lui, ma è anche vero che da parte dell’amministrazione comunale ha sempre trovato le condizioni per fare calcio, dagli impianti sportivi alle convenzioni. Dire che il Comune ha fatto poco, in questi anni, mi pare ingeneroso. Come amministrazione abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare».
Resta incerto, a questo punto, il futuro calcistico dei biancorossi, anche nel tentativo di capire da quale categoria dilettantistica potrà ripartire il Grosseto. «Affronteremo la vicenda già nei prossimi giorni con la giunta. Ne parleremo senza sottovalutare il problema e con il massimo impegno, con l’intento di trovare la soluzione migliore».
Si dovrà cercare, quindi, anche un imprenditore in grado di rilevare il Grosseto, iscriverlo ad un campionato dilettantistico e guidarlo con l’intento di aprire un nuovo corso. «In passato c’erano state delle situazioni in cui Camilli sembrava intenzionato a passare la mano, con Luigi Mansi disposto ad intervenire. Camilli però, non è mai stato disponibile a trattare. In quella circostanza finì così, domani vedremo».