MANCIANO – Sono state inaugurate questa mattina, alla presenza dei vertici della Asl 9, degli amministratori della Zona-distretto Colline dell’Albegna, del personale medico e sanitario locale, le Case della salute di Manciano e di Pitigliano. Realizzate la prima al Centro di riabilitazione “Aldi-Mai” e la seconda all’interno dell’ospedale Petruccioli, seguono a pochi mesi di distanza l’avvio dell’attività dell’omonima struttura a Casteldelpiano.
Sale così a tre il numero delle Case della salute in attività, di quelle previste dal programma aziendale per la provincia di Grosseto (le altre verranno realizzate a Follonica, Massa Marittima, Orbetello e Grosseto) in risposta alla domanda di rafforzamento dell’assistenza territoriale, fortemente voluto dalla Regione. Sono state, infatti, introdotte nel sistema sanitario toscano dalla delibera della Giunta regionale 1235/2012, con la previsione di realizzarne 120 in tutta la Toscana.
Nelle Case della salute, i cittadini trovano i servizi socio-sanitari di base concentrati e organizzati in maniera integrata; sono il fulcro della sanità territoriale, cui gli utenti possono rivolgersi con la certezza di una risposta competente ed appropriata ai bisogni di salute e di assistenza: visite dal medico di famiglia, dal pediatra o da un altro professionista, per una vaccinazione o un prelievo, per attività amministrative, per le prenotazioni di visite ed esami.
All’interno, infatti, opera un gruppo di professionisti, organizzati in unità funzionali, in modo da garantire la presa in carico globale della persona, la continuità assistenziale ospedale-territorio e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. In particolare, medici e pediatri di famiglia, infermieri e operatori di supporto, ostetriche, fisioterapisti e logopedisti, assistenti sociali, psicologi, medici specialisti, personale amministrativo.
Come ha spiegato il direttore generale della Asl 9, Daniele Testi, le Case della salute sono la risposta alla necessità di integrare con sempre maggiore forza ospedale e territorio, attraverso la centralità del ruolo dei medici di famiglia “veri e propri padroni di casa”, ha sottolineato, ringraziandoli per la loro proficua collaborazione.
“La realizzazione di queste strutture – ha aggiunto Testi – è un altro importante tassello verso il completamento degli interventi previsti dai Patti territoriali; un percorso a volte faticoso, a volte lento, ma che vogliamo portare a termine anche e soprattutto con la collaborazione dei sindaci, attenti osservatori sul territorio, pronti a farci rilevare, in modo costruttivo, eventuali ritardi e criticità”.
“Un passo importante, previsto dal patto territoriale, che arricchisce il nostro territorio di un importante centro, dal punto di vista sanitario. Nonostante le difficoltà del momento che stiamo vivendo, dare un aiuto ai cittadini e un’adeguata assistenza medica, significa migliorare l’offerta e soddisfare una domanda sempre più esigente”. Ha dichiarato il sindaco di Manciano Marco Galli. “La casa della salute è la risposta concreta da dare ai cittadini, per una copertura capillare e servizi a 360 gradi di assistenza sanitaria, con l’incremento degli ambulatori e maggiori competenze mediche”.
Al taglio del nastro a Pitigliano, Testi, ha aggiunto che “la Casa della salute non deve essere letta come un ridimensionamento dell’ospedale Petruccioli, ma piuttosto come un suo rafforzamento. Tanto più che stiamo lavorando per riorganizzare e migliorare i servizi ambulatoriali e per abbattere i tempi di attesa per alcune prime visite e attività di diagnostica strumentale; verranno, infatti, monitorati i tempi di attesa per le prestazioni che fanno registrare le maggiori criticità, intervenendo tempestivamente con provvedimenti specifici di rimodulazione dell’offerta là dove le liste non rispondono adeguatamente ai bisogni assistenziali dei cittadini. È un impegno che abbiamo preso – ha concluso – e che intendiamo mantenere”.