di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Dentro o fuori, sta per scoccare l’ora del Grosseto. Scade domani, infatti, il termine ultimo per le iscrizioni al prossimo campionato di Lega Pro. Il quadro non è affatto delineato a carattere generale, con molte società indebitate e a rischio partecipazione, al punto che l’ipotesi di uno slittamento dell’avvio del torneo di terza serie, prende sempre più campo. Ipotesi che al momento interessano ben poco ai sostenitori del Grifone, perché il detto “mal comune mezzo gaudio”, non trova oggettivo riscontro in Maremma, soprattutto se Camilli dovesse tener fede a quanto ampiamente dichiarato e preannunciato.
Un caso paradossale quello dei biancorossi, appesi al filo del volere del presidente, mentre la maggior parte dei club annaspano al cospetto di una crisi economica e di una riforma della Lega Pro che fa acqua da tutte le parti. In Maremma vengono superati gli esami della Covisoc, ma il finale, all’atto pratico, potrebbe essere lo stesso di altre compagini costrette ad uscire dai professionisti per mancanza di liquidità.
Al cospetto di questo scenario, con tanto di corsa contro il tempo, c’è il rebus che riguarda i ripescaggi, meno semplici del passato e in ogni caso ultima occasione da cogliere per chi vorrà prendere l’ascensore, prima che venga bloccato a partire dalla stagione 2016-2017. Già, ripescaggi che in parte hanno rappresentato anche il nodo della questione Grosseto, con lo spauracchio Viterbese a mettere a rischio le gerarchie di scelta in casa Camilli. Restano comunque in tanti a sperare che nella vicenda tribolata dell’iscrizione del Grosseto ci sia l’ennesimo colpo di teatro, come quelli a cui il presidente Camilli ha quasi sempre abituato. Addii più o meno urlati e ripensamenti per acclamazione, hanno rappresentato una fetta di storia unionista degli ultimi tre lustri. Per questo è lecito ancora sperare, a patto che questa volta non si chiuda sul serio il sipario.