GROSSETO – La Cgil guarda al futuro e con la conferenza di organizzazione che si chiude oggi a Grosseto apre una nuova fase per «dare al sindacato un profilo più rispondente all’attuale mondo del lavoro».
La sfida per la Camera del lavoro è quella di adeguarsi ai nuovi cambiamenti in atto sia per effetto della crisi che per le modifiche introdotte con il Jobs Act.
Questo significa che la Cgil sta pensando anche ad una redistribuzione delle forze interne cercando di cambiare la propria struttura.
I lavori sono iniziati co l’analisi del documento nazionale, una base da cui partire con la possibilità di introdurre modifiche che arrivano direttamente dal territorio.
«La conferenza deve servire – ha detto il segretario provinciale Claudio Renzetti – deve servire a cambiare non tanto perché va di moda, ma perché anche il sindacato si è reso conto che le condizioni del mondo del lavoro sono cambiate ed è giusto e necessario ampliare la rappresentanza».
Tra le novità che saranno introdotte a breve ci sarà la nuova segreteria del Nidil, la categoria che si occupa anche dei precari o dei lavoratori con contratti atipici. Ma il sindacato cambierà anche in base a quelle che sono state le modifiche in ambito di area vasta. Per la sanità infatti ci sarà un unico responsabile per le province di Siena, Arezzo e Grosseto e in materia di comunicazione la Cgil ha presentato stamattina anche il nuovo sito internet territoriale.
L’ultima conferenza di organizzazione risaliva al 2008 ed è la quinta a livello nazionale e la sesta in Toscana, una regione che prima di altre aveva compreso che il sindacato aveva bisogno di essere ancora più vicino ai cambiamenti della società. Presente a Grosseto anche la segretaria regioanle Dalida Angelini che ha rimarcato come la Cgil abbia bisogno di darsi un nuovo modello di organizzazione rispetto al passato.
Tutti i numeri della Cgil a Grosseto – In Maremma la Cgil, che si conferma il primo sindacato, conta 32.813 iscritti (circa 19 mila appartenenti allo Spi, sindacato die pensionati) e alla conferenza di organizzazione erano presenti 168 delegati di cui 73 donne e 95 uomini. «Il sindacato a Grosseto – ha spiegato il segretario dello Spi Lorenzo Centenari – va avanti sulla strada del rinnovamento e la Maremma può vantare una delle medie più basse per l’età dei suoi funzionari. Ce ne sono divrsei di 24 e 25 anni e questo significa continuare a investire nel futuro». Certo rispetto al passato si sono meno iscritti: dal 2013 al 2014 si sono perse circa 400 tessere, ma «questo è il frutto sia della crisi che del blocco delle pensioni».