GROSSETO – Dieci denunce: tra questi ci sono anche quattro dipendenti pubblici per abuso d’ufficio e sei gestori di aziende e strutture ricettive per peculato. È il bilancio di sei mesi di attività della Guardia di finanza che ha portato alla luce reati che vanno dalla truffa ad illeciti nel settore pubblico.
I sei imprenditori denunciati rientrano nell’operazione denominata “Tourist tax” che era partita dalle segnalazioni di alcune amministrazioni. I gestori riscuotevano la tassa di soggiorno dai turisti, ma invece di versarla ai rispettivi Comuni se la tenevano.
Nell’ambito dei controlli contro gli appalti irregolari la Guardia di Finanza ha riscontrato irregolarità per circa un milione di euro e denunciata una persona per turbata libertà degli incanti.
Sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per circa 17.000 euro.
Complessivamente sono stati effettuati 34 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità superiori al 53% ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 2.500 euro.
I dati sono stati resi noti durante la festa per il 241esimo anniversario della fondazione della Guardia di finanza celebrata, questa mattina, con una sobria cerimonia presso il Salone d’onore del comando provinciale.
Contro l’evasione e le frodi fiscali sono state concluse 25 indagini di polizia giudiziaria. Sono stati denunciati 10 responsabili per 16 reati fiscali, di cui il 30% riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento/distruzione di documentazione contabile, omesso versamento di ritenute e/o I.V.A., ed indebita compensazione.
Sequestrati 500 mila euro per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali ed avanzate proposte di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per circa 10 milioni, ossia si tratta del sequestro di beni sino a raggiungere il valore corrispondente a quanto evaso.
Scoperti anche 20m evasori totali che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultate completamente sconosciute al Fisco, non avendo presentato le dichiarazioni per uno o più anni e nascondendo al fisco i propri redditi. Scoperti anche 3 datori di lavoro che hanno impiegato in “nero” altrettanti lavoratori.
In materia di accise, sequestrati 235 Kg di gasolio per uso agevolato indebitamente destinato per autotrazione da 1 responsabile denunciato per contrabbando. 9 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, con 4 casi di irregolarità rilevati. I controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati circa 1.800 ed il 20% è risultato irregolare.