GROSSETO – “Per evitare qualsiasi fraintendimento e qualsiasi strumentalizzazione faccio parlare prima i numeri: la provincia di Grosseto rappresenta per estensione 1/5 dell’intero territorio regionale, la Città metropolitana di Firenze (che ha sostituito la provincia) rappresenta 1/6 del territorio regionale il Consiglio Regionale appena eletto è composto di 40 consiglieri: risultato la provincia di Grosseto è rappresentata da 1/40 dei consiglieri la Città metropolitana da più di 1/3 (tra i 15 e i 17 consiglieri).” Questo il primo commento del presidente Cia di Grosseto Enrico Rabazzi a seguito della presentazione delle nuova Giunta Regionale.
“Si dirà: ma nel territorio della Città Metropolitana abitano più di un milione di persone quasi un terzo dell’intera popolazione toscana mentre in tutta la provincia di Grosseto gli abitanti sono circa 225.000 – prosegue Rabazzi -. Se facciamo fare i calcoli ad un bambino delle elementari vedrete che i conti non torneranno nemmeno a lui. Fatti parlare i numeri adesso parlo io. Per prima cosa ci troviamo di fronte ad una legge elettorale che nell’ipotesi migliore possiamo definire malfunzionante già in partenza. Seconda cosa: come dimostrano i numeri l’impianto politico della Regione è chiaramente Firenzecentrico e la Maremma (ma anche altre zone) sono sempre più periferie con sempre minor peso. Domanda: è un caso o è un disegno ben preciso?”
“Certo buona parte delle responsabilità vanno alle divisione delle forze politiche locali ma sorvolando sugli schieramenti politici, l’attenzione verso la nostra terra è veramente poca per non dire nulla. Qualche giorno fa – precisa Rabazzi – avevo inviato una lettera aperta al presidente Rossi rivendicando per la Maremma un assessorato, e quello all’agricoltura sembrava il più logico, e questo non per una questione di poltrone, che a noi, francamente, non interessa, quanto piuttosto perché, sempre per la matematica di cui si parlava prima, un territorio che rappresenta il 50% dell’intero patrimonio zootecnico regionale forse avrebbe il diritto, oltre che la capacità, di esprimere un assessore all’agricoltura. Ma questo non è mai successo”.
“Evidentemente siamo il distretto rurale d’Europa ma non lo siamo della Toscana! Allora con quali logiche vengono scelti gli assessori? Un’ultima cosa: per il momento quasi nessuna voce si è levata dalla Maremma. Nessun’altro vede queste cose e si sente umiliato come maremmano – chiede ancora il presidente Cia -? Oppure per paura della politica nessuno si fa avanti? I maremmani hanno le idee chiare e al momento giusto faranno sentire il loro peso per cui invito tutti coloro la cui voce può avere un peso a farsi avanti in difesa della Maremma! In attesa di valutare con attenzione il lavoro della nuova Giunta a tutti i consiglieri e assessori vanno i migliori auguri da parte di noi agricoltori di una Maremma dimenticata”