di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un nuovo sistema per conservare le granaglie e i cerali ed evitare la presenza di funghi e micotossine. Sta per partire la sperimentazione chc coinvolge il Crisba, il centro ricerche biotecnici all’interno dell’Istituto Leopoldo II di Lorena, e l’azienda maremmana Eurosider.
L’intento è quello di eliminare sosanze nocive dai cereali che vengono conservate all’interno dei silos, senza usare però composti chimici conservativi ma del semplice e naturale azoto.
La sperimentazione scientifica verrà fatta in collaborazione con l’università di Pisa. La conservazione dei cereali è particolarmente importante perché solo così si combatte lo sviluppo delle micotossine che oltre ad essere dannose per l’uomo e persino per gli animali (le mucche che mangiano queste granaglie poi producono latte contaminato) sono causa della perdita di quanto stoccato, intere partite che, se attaccate vanno gettate visto che la legge, al riguardo, è particolarmente rigida.
L’esperimento verra fatto in parallelo, confrontando il contenuto di sei mini silos, tre conservati in un’atmosfera ad alto contenuto di azoto. Si guarderanno gli aspetti sia qualitativi che di salubrità ma anche la capacità germinativa. «Ci aspettiamo che si mantenga la qualità senza il ricorso a sostanze chimiche disinfestanti – afferma Lorenzo Moncini ricercatore del Crisba -. Questa tecnologia è applicabile anche su silos di mille tonnellate».
«L’azoto è un gas naturale che si estrate dall’aria – afferma Ottavio Milli della Eurosider – e oggi ha molti usi. Noi costruiamo impianti da 43 anni».
Parlando del Crisba il dirigente scolastico Alfonso De Pietro commenta positivamente il rapporto tra scuola, Crisba e terriorio delle cui esigenze di fatto il laboratorio si prende cura
Giampaola Pchetti, direttore del centro parla del lavoro svolto negli anni «ci siamo spesi nel settore della cerealicoltura per ottenere prodotti più sani, meno inquinati contrastando lo sviluppo di fitopatologie. Da tre anni abbiamo attivato un servizio di monitoraggio per soggetti privati del territorio sulla quantità delle micro tossine nei cereali. Abbiamo intessuto un accordo con Unicoop Tirreno per un controllo sulle loro farine. L’ultimo accordo è proprio quello con Eurosider che fornirà il macchinario che consentirà di estrarre l’azoto dall’aria garantendo la conservazione del contenuto dei silos. Spesso infatti i cereali sono conservati in modo inidoneo in silos che sono dei colabrodo dove entrano insetti, e anche piccoli roditori. La conservazione in azoto dovrebbe dare la possibilità di ovviare a questo problema offrendo farine più sane e pure con una maggiore sicurezza alimentare per tutti».